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Dati e statistiche

Il 36% compie 10 anni. Sulla torta di compleanno il nuovo record 2007

La Finanziaria 2008 conferma l'agevolazione fiscale per altri tre anni

palazzo in ristrutturazione
Sono 3.226.307 i contribuenti che in dieci anni hanno usufruito della agevolazione fiscale per ristrutturare un immobile. Questo è l'ottimo risultato della norma in favore del recupero del patrimonio edilizio in vigore dal 1998. Il 2007 ha chiuso con il record del decennio ovvero con 402.811 comunicazioni di inizio lavori inviate al Centro operativo di Pescara. La legge finanziaria per il 2008 conferma la detrazione del 36% fino a tutto il 2010, una proroga di tre anni, quindi, anziché quella consueta, annuale, delle precedenti manovre.

Il numero dei contribuenti che hanno ristrutturato un immobile facendo ricorso all'agevolazione fiscale è andato via via aumentando, passando da 240.413 del primo anno a 402.811 dell'anno scorso con una crescita del 67,5 per cento. Come mostra il grafico che segue, la linea è costantemente in salita fino al 2002. Nell'anno successivo (2003), invece, il dato subisce una diminuzione del 12,6%, mentre risale nel 2004, dell'11% rispetto all'anno precedente. Ancora un lieve decremento nel 2005 (-2%) e poi in ascesa - nel 2006 e nel 2007 - fino a varcare la soglia delle 400mila comunicazioni, tetto questo mai raggiunto prima.



La crescita dei dati sul territorio nazionale, in termini di numeri assoluti, è pressoché uniforme. In tutte le regioni, il numero delle richieste di detrazione fiscale a seguito di ristrutturazione edilizia è aumentato seguendo lo stesso trend del dato nazionale. La regione con il numero più alto di comunicazioni inviate è la Lombardia (667.619, quasi il 21% della somma nazionale), mentre la regione con il numero più basso è il Molise (8.414, pari allo 0,25%). La classifica è quasi la stessa degli ultimi mesi. Damigelle d'onore, che seguono la regina lombarda, sono Emilia Romagna (476.461) e Veneto (391.461), rispettivamente il 15% e il 12% del totale nazionale. Al quarto posto consolidato, il Piemonte con 295.507 lettere inviate al CoP (9%). La prima regione non settentrionale la troviamo al quinto posto ed è la Toscana (220.419), che rappresenta quasi il 7% dell'intero dato italiano. Nella sesta posizione un'altra regione del Centro, ovvero il Lazio con 206.582 (6,5%). Settima, ottava e nona sono, rispettivamente, Liguria, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, con dati inferiori alle 200mila comunicazioni, che rappresentano percentuali tra il 4% e il 5% del totale. Comprese tra 90mila e 50mila circa richieste di detrazioni fiscali per ristrutturazioni agevolate, abbiamo sette regioni - stavolta centrali e meridionali - che, sommate fra loro, rappresentano meno del 15% del globale. Al quartultimo posto c'è la Calabria, con 24mila domande (0,7%), seguita dalle Valle d'Aosta con circa la metà delle richieste. A precedere il fanalino Molise, la Basilicata con 10mila ristrutturazioni, pari allo 0,3 per cento.



Diverso invece è il discorso sulle variazioni percentuali regionali calcolate confrontando il primo anno (1998) e l'ultimo del decennio (2007). Su venti regioni, l'unico dato in negativo, cioè che diminuisce nel 2007 rispetto al 1998, è quello della Valle d'Aosta. Il decremento del 10% registrato in questa piccola regione montuosa non rende giustizia ai valori assoluti che, nell'arco dei dieci anni, si sono sempre mantenuti fra le 1.471 comunicazioni del 1998 e le 1.320 del 2007 con oscillazioni minime rispetto alla media annuale, tranne nel 2000, quando le ristrutturazioni agevolate valdostane sono state solo 751. Ma il dato è certamente influenzato dal numero inferiore di grandi condomini che caratterizzano le metropoli delle regioni più vaste nonché, probabilmente, da un patrimonio edilizio più recente, si pensi allo sviluppo del turismo degli ultimi anni, e forse anche di maggiore cura della costruzione all'origine, vuoi per ragioni climatiche, vuoi perché nei piccoli centri gli immobili sono più spesso unifamiliari e seguiti personalmente dai proprietari durante i lavori edilizi, tanto da non richiedere una specifica manutenzione se non dopo molti anni.



Contrariamente ai valori assoluti, il grafico mette in evidenza che le prime quattro regioni che hanno avuto uno sviluppo di ristrutturazioni edilizie agevolate superiore al 100% si classificano diversamente da quelle della tabella precedente. Al primo posto c'è il Veneto, che nel 2007 ha fatto registrare un aumento record del 160% rispetto al 1998, passando dalle 19.732 comunicazioni iniziali alle 51.318 inviate nell'ultimo anno. In seconda e terza posizione figurano due fra le regioni che, in termini numerici, nella tabella precedente erano collocate al sedicesimo e all'ottavo posto. Si tratta di Sardegna e Friuli Venezia Giulia. Con valori sicuramente inferiori al Veneto, la Sardegna cresce in questo decennio quasi del 130%, passando dalle 2.757 richieste del primo anno alle 6.319 del decimo. La regione friulana, invece, benché di modeste dimensioni territoriali, registra un incremento pari al 122% e passa dalle prime 7.769 comunicazioni inviate alle ultime 17.254. Da sottolineare, inoltre, che il Friuli Venezia Giulia è l'unica regione con un grafico costantemente in ascesa (tranne l'ultimo dato annuale) che non subisce flessioni nel 2003 come avvenuto per tutte le altre. Solo il quarto posto per la Lombardia che, con i suoi numeri molto più sostanziosi rispetto al resto del territorio nazionale, vede aumentare le richieste di detrazioni fiscali per ristrutturazioni agevolate - dal 1998 al 2007 - solo (si fa per dire) del 105%, passando da 44.620 a 91.724 lettere inviate al CoP.



Con variazioni percentuali sotto al 100%, ma comunque importanti, troviamo al quinto posto la Puglia (88%), al sesto la Sicilia (87%) e al settimo l'Emilia Romagna (70%). Si noti anche qui, che in termini di confronto percentuale di crescita tra il 1998 e 2007, a farla da padrone non sono le solite regioni del Nord o le regioni territorialmente più vaste. La lettura di questa statistica percentuale dimostra che soprattutto le regioni meridionali hanno fatto un ricorso "crescente" alla norma per il recupero del patrimonio edilizio. Questo non significa che le altre regioni non ne abbiano usufruito nella stessa misura, ma semplicemente che nel confronto fra il primo e il decimo anno la differenza in positivo è più evidente nel Sud. E ci piace pensare che la sempre maggiore informazione e diffusione delle misure fiscali a favore dei contribuenti, anche attraverso le pagine di questo sito, abbiano dato una mano a far conoscere e apprezzare il "36 per cento" a un sempre maggior numero di persone. Ottava posizione al Lazio (64%), nona all'Abruzzo (53%) e decima all'Umbria (48%).

Passiamo ora a esaminare l'ottimo risultato dell'andamento delle ristrutturazioni edilizie agevolate dell'ultimo anno. Come ci mostra il grafico, nonostante l'abbattimento del muro delle 400mila comunicazioni arrivate al CoP, la curva ha un movimento abbastanza altalenante nel corso dei mesi. Le punte massime sono state raggiunte in maggio (44.557) e in giugno (44.198). Questi due mesi rappresentano il 22% dell'intero 2007. Un numero sostanzioso di ristrutturazioni è stato registrato anche in ottobre (41.660). Gli altri mesi invece si sono mantenuti fra le 30mila e le 40mila domande, tranne febbraio che segna solo 25.079 comunicazioni di inizio lavori e le punte minime toccate in gennaio e agosto (19.037 e 19.958).

 

 

 

Per concludere mettiamo a confronto i risultati provinciali del 2006 e del 2007. La classifica delle top ten conferma miss provincia italiana Milano, che supera il tetto delle 40mila ristrutturazioni, segnando anche il nuovo record provinciale di tutto il decennio. Confermate pure la seconda, terza e quarta posizione, appannaggio, rispettivamente, di Bologna, Roma e Torino. Genova sale dal decimo al quinto posto, scalzando Vicenza che perde cinque posizioni. Venezia si conferma al sesto posto e Brescia all'ottavo, mentre Udine e Treviso lasciano la top ten del 2007 finendo, rispettivamente, dodicesima e undicesima. New entry, le province di Modena (settima) e di Bergamo (nona). Tutte le prime dieci province italiane evidenziano un valore superiore a 10mila e la loro somma (169.408) rappresenta poco più del 42% del totale nazionale.
 
 

 
 

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