Nel primo trimestre del 2023 si registra un incremento dei nuovi ricorsi nel primo grado di giudizio rispetto lo stesso periodo del 2022, correlato alla ripresa delle attività di riscossione e controllo dei tributi da parte degli enti della fiscalità a seguito della cessazione del periodo emergenziale Covid-19 (+52%). Nel secondo grado, gli appelli registrano una leggera diminuzione, restando sostanzialmente ai livelli dell’anno precedente (-2%). Il raffronto annuale del primo trimestre rileva che le definizioni si riducono in entrambi i gradi di giudizio (-3,6% in primo grado e -7,8% nel secondo grado).
Complessivamente, le controversie pendenti crescono rispetto al 31 marzo dell’anno precedente del 5,12%, anche se a trainare il segno positivo è soprattutto la pendenza del primo grado di giudizio (+18,76% in primo grado a fronte di un -10,79% nel secondo grado). Si consolida l’utilizzo delle funzionalità per la redazione digitale delle sentenze, che si attesta all’88% dei provvedimenti depositati, con il tempo medio per il deposito pari a 49,6 giorni. Questa, in sintesi, la fotografia del rapporto del dipartimento delle Finanze, pubblicata ieri 20 giugno 2023.
Nel periodo gennaio-marzo 2023, i ricorsi pervenuti complessivamente presso le Corti di giustizia tributaria sono stati 53.048, dei quali 41.928 in primo grado e 11.120 in appello, in aumento rispetto a quanto registrato nell’analogo periodo del 2022 (+36,39%, pari a +14.155 controversie). In particolare, il confronto su base annua registra in primo grado un aumento delle nuove controversie (+52,41%), mentre nel secondo grado i nuovi appelli diminuiscono (-2,31%). L’incremento in primo grado è correlato alla ripresa delle attività di riscossione e di controllo dei tributi da parte degli enti della fiscalità, dopo il periodo emergenziale collegato al Covid-19.
Il valore complessivo dei nuovi ricorsi, pari a 7,1 miliardi di euro, diminuisce del 9,42% in primo grado, mentre è sostanzialmente analogo in appello (+0,35%). Nello stesso periodo sono state definite complessivamente 47.639 controversie, delle quali 33.440 in primo grado e 14.199 in appello, con una diminuzione tendenziale delle decisioni depositate pari al 4,86% (-2.432 controversie) rispetto al corrispondente trimestre del 2022, meno marcata nel primo grado (-3,53%) rispetto al secondo grado (-7,84).
Presso le Cgt di primo grado, nel primo trimestre 2023 la percentuale di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore è stata pari al 49,42% dei provvedimenti emessi, per un valore complessivo di 2.097,53 milioni di euro (che corrispondono al 59,55% del valore complessivo dei ricorsi definiti nel periodo); la percentuale di giudizi completamente favorevoli al contribuente si è attestata al 29,21%, per un valore complessivo pari a 544,44 mln di euro (che corrispondono al 15,46% del valore complessivo dei ricorsi definiti nel periodo). La percentuale delle cause concluse con giudizi intermedi è del 9,24%, per un valore complessivo di 414,72 mln di euro.
Nelle Cgt di secondo grado, le cause concluse con giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore sono il 53,45% dei provvedimenti emessi, per un valore complessivo pari a 2.077,34 mln di euro (che corrispondono al 67,69% del valore complessivo degli appelli definiti nel periodo); la percentuale di giudizi completamente favorevoli al Contribuente è il 27,96%, per un valore complessivo pari a 432,43 mln di euro (che corrispondono al 14,09% del valore complessivo degli appelli definiti nel periodo). La percentuale delle cause concluse con giudizi intermedi è dell’8,23%, per un valore complessivo di 262,02 mln di euro. Il 53,79% delle controversie definite in entrambi i gradi di giudizio registrano una compensazione delle spese di giudizio; il 30,33% delle stesse sono state poste a carico del contribuente, mentre il restante 15,88% è a carico dell’ufficio. Le istanze di sospensione accolte nel primo grado di giudizio rappresentano il 27,60% delle istanze complessivamente decise e il loro valore, pari a 814,49 mln di euro, rappresenta il 50,76% del valore complessivo; le istanze di sospensione accolte nel secondo grado rappresentano il 23,23% delle istanze complessivamente decise e il relativo valore è pari a 100,11 mln di euro, che rappresenta il 31,94% del valore complessivo. Le pendenze, che al 31 marzo 2023 si attestano a 275.562 unità, registrano una crescita del 2% rispetto al 31 dicembre 2022 (+5.409), e del 5,12% (+13.430) rispetto al 31 marzo 2022.
Il 17,1% delle controversie trattate in udienza è stato discusso da remoto, dato in linea con quello congiunturale (18,1%), mentre il confronto tendenziale con il dato rilevato nello stesso trimestre dell’anno precedente (40,5%) mostra una netta riduzione delle udienze a distanza, determinata dalla cessazione del periodo emergenziale e dalla conseguente decisione dei giudici tributari di incrementare lo svolgimento delle udienze presso le sedi delle Corti di giustizia tributaria.
L’88,2% delle sentenze e degli altri provvedimenti definitori depositati nel periodo è stato redatto digitalmente, e il tempo medio di deposito risulta pari a 49,6 giorni, nettamente inferiore rispetto al tempo medio dei provvedimenti cartacei depositati, pari a 102,3 giorni
Contenzioso tributario: online
il rapporto del primo trimestre 2023
Tra gennaio e marzo il numero dei nuovi ricorsi complessivamente pervenuti alle Corti di giustizia tributaria è 53.048 controversie, nello stesso periodo le contese definite sono state 47.639
