Nello specifico, dal 2015, le cartelle notificate saranno accompagnate dai fattibili programmi di pagamento a rate, cioè tutti i piani concedibili sulla base dei parametri previsti dalla legge. In pratica, quelli che lo stesso contribuente può "costruire" e valutare sul sito o presso gli uffici di Equitalia.
Ricevendo contestualmente alla cartella tutte le chance per saldare il debito, il contribuente avrà a disposizione gli elementi per scegliere quella più adatta alle proprie esigenze. Naturalmente, non sarà obbligatorio optare per uno dei piani prospettati: chi vuole, potrà comunque chiudere i conti in un'unica soluzione.
Con il comunicato stampa del 18 agosto, Equitalia propone, inoltre, uno spaccato del consenso ottenuto dai pagamenti dilazionati: a oggi, quelli attivi sono 2,4 milioni, pari a 26,6 miliardi di euro. In sostanza, più della metà delle riscossioni avviene attraverso la rateizzazione.
Lo strumento piace a tutte le latitudini - ma è particolarmente gradito in Lombardia (oltre 384mila rateizzazioni attive), Lazio (circa 306mila) e Campania (più di 264mila) - ed è apprezzato soprattutto dalle persone fisiche (il 76,9% del totale).
Dal punto di vista della consistenza degli importi, si legge che il 70,8% delle dilazioni interessa i debiti minori, quelli fino a 5mila euro.
Questa la tabella delle rateizzazioni attive al 31 luglio:
Regione | Numero | Importo in euro |
ABRUZZO | 64.461 | 649.089.224 |
BASILICATA | 33.920 | 325.917.600 |
CALABRIA | 79.734 | 864.704.842 |
CAMPANIA | 264.786 | 3.160.329.697 |
EMILIA ROMAGNA | 178.968 | 1.651.546.567 |
FRIULI VENEZIA GIULIA | 48.005 | 394.392.523 |
LAZIO | 305.884 | 3.738.134.377 |
LIGURIA | 79.830 | 614.294.552 |
LOMBARDIA | 384.396 | 5.523.963.954 |
MARCHE | 63.852 | 677.826.926 |
MOLISE | 17.939 | 174.225.391 |
PIEMONTE | 169.834 | 1.731.219.025 |
PUGLIA | 193.349 | 1.776.239.061 |
SARDEGNA | 99.311 | 1.016.594.360 |
TOSCANA | 231.278 | 1.925.697.488 |
TRENTINO ALTO ADIGE | 21.729 | 229.270.756 |
UMBRIA | 39.653 | 371.384.459 |
VALLE D'AOSTA | 5.328 | 35.120.399 |
VENETO | 146.450 | 1.749.107.643 |
TOTALI | 2.428.707 | 26.609.058.843 |
La società di riscossione nazionale, infine, ricorda che, oltre al piano ordinario di 72 rate (6 anni), i contribuenti in condizioni di grave e comprovata situazione di difficoltà, legata alla congiuntura economica ed estranea alla loro responsabilità, possono ottenere un piano straordinario, fino a 120 rate mensili (10 anni), ciascuna di importo non inferiore a 100 euro. In caso, poi, di mancata concessione della rateizzazione "lunga", è possibile richiedere quella ordinaria.
Ma ci sono anche formule intermedie, cioè, con un numero di rate superiore all'ordinario; e questo quando l'importo della singola rata è superiore al 20% del reddito mensile del nucleo familiare o della ditta individuale. Per le imprese, invece, la rata deve superare il 10% del valore della produzione mensile e deve essere garantito un indice di liquidità adeguato (compreso tra 0,5 e 1).
Per debiti fino a 50mila euro, si può avere la rateazione ordinaria semplicemente con una domanda, senza dover allegare alcuna documentazione: basta compilare il modulo disponibile sul sito di Equitalia e consegnarlo a mano o spedirlo tramite raccomandata a/r.
Per importi oltre 50mila euro, è necessario documentare lo stato di difficoltà economica.
I piani di rateizzazione, sia ordinari sia straordinari, possono anche essere prorogati, ma una sola volta.
Se i pagamenti sono regolari, il contribuente non è più considerato inadempiente. Pertanto, può richiedere il Durc (documento unico di regolarità contributiva) e il certificato di regolarità fiscale per lavorare con le Pubbliche amministrazioni, mentre Equitalia non può iscrivere fermi o ipoteche né applicare misure cautelari o esecutive.
Si decade dal beneficio della rateizzazione in caso di mancato versamento di otto rate, anche non consecutive.