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Dati e statistiche

Entrate tributarie anno 2017, +1%.
Gettito pari a 455,7 miliardi di euro

Il miglioramento delle finanze pubbliche è legato al rafforzamento del percorso di crescita del Paese, sostenuto anche dall’orientamento espansivo delle ultime manovre di bilancio

Le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica nel 2017, ammontano a 455.717 milioni di euro con un incremento di 4.636 milioni di euro, pari a +1% , rispetto all’anno appena trascorso.
Questo risultato si affianca alla crescita del Pil pari all’1,5% e al rapporto tra deficit e Pil sceso all’1,9% che hanno determinato un miglioramento delle finanze pubbliche legato al rafforzamento del percorso di crescita del Paese, sostenuto anche dall’orientamento espansivo delle ultime manovre di bilancio.
Questi i dati rilevabili sul sito del dipartimento delle Finanze dove è stato pubblicato il Bollettino dei dati annuali, corredato dalle Appendici statistiche e dalla relativa Nota tecnica che illustra, in sintesi, i principali contenuti del documento.

Se si confronta l’andamento del 2016 con quello del 2017 occorre rilevare che quest’ultimo risente della diminuzione delle entrate derivanti dalla voluntary disclosure che nel 2016 ha dato un gettito di 4.078 milioni di euro mentre nel 2017 tale voce si è attestata a 956 milioni di euro. Se non si considera nel confronto 2016-2017 tale gettito, le entrate tributarie crescono di 7.758 milioni di euro pari a +1,7 per cento.

Imposte dirette
Complessivamente sono entrati nelle casse erariali 245.887 milioni di euro derivanti dalle imposte dirette, con un aumento di 593 milioni di euro (+0,2%): ancora una volta occorre sottolineare che, al netto della voluntary disclosure, il gettito registra un incremento dell’1,5%.
Le ritenute Irpef da lavoro dipendente e da pensione mettono i evidenza un incremento complessivo di 2.726 milioni di euro (+1,9%) corrispondente alla crescita tendenziale del lavoro dipendente (+2,1% da fonte Istat). Questo risultato avrebbe avuto un andamento ancora migliore se non fossero state introdotte dalla legge di stabilità per il 2017 misure di riduzione della pressione fiscale quali la variazione delle detrazioni a favore dei percettori di redditi da pensione e le revisioni al regime della detassazione dei premi di produttività.
Inoltre, l’andamento dell’autoliquidazione Irpef, pari a -140 milioni di euro, è influenzato principalmente dai minori versamenti a saldo (-223 milioni di euro), per effetto dei maggiori acconti versati nel 2016 solo in parte compensati dai maggiori versamenti del secondo acconto 2017 (+83 milioni di euro).

Per quanto riguarda il gettito dell’imposta sul reddito delle società (-5 milioni di euro) si può attestare che questo è in linea con quello registrato nel 2016 poiché il risultato positivo dei versamenti in acconto (+534 milioni di euro, +2%) è compensato dall’andamento negativo di quelli effettuati a saldo (-539 milioni di euro, -6,8%). Anche in questo caso alcuni interventi normativi tra cui, in particolare, la riduzione dell’aliquota Ires dal 27,5% al 24% e le misure sulla deducibilità delle svalutazioni e perdite su crediti di istituti creditizi e finanziari e imprese di assicurazione hanno determinato un minor gettito complessivo.

Andamento positivo invece è quello registrato dalla cedolare secca sugli affitti che ha evidenziato un gettito pari a  2.568 milioni di euro (+2017 milioni di euro pari a +8,8%).

Imposte indirette
L’apporto dato dalle imposte indirette ammonta a 209.830 milioni di euro con un incremento di 4.043 milioni pari a +2 per cento.
La parte del leone spetta, come di consueto, all’Iva con un gettito di +5.259 milioni di euro (+4,2%) sia per quanto riguarda gli scambi interni (+3.550 milioni di euro, +3,1%) sia per le importazioni (+1.709 milioni di euro, +14,7%).
Per gli scambi interni la crescita del gettito dipende dalla positiva evoluzione congiunturale e dall’introduzione di alcuni meccanismi di recupero dell’evasione mentre l’ampliamento della platea di contribuenti soggetti all’applicazione dello split payment ha comportato all’inizio effetti negativi sul gettito del trimestre agosto-ottobre, recuperati con i versamenti dei mesi di novembre e dicembre.
Per quanto riguarda l’Iva sulle importazioni l’andamento positivo è in linea con il trend osservato a inizio anno che riflette l’espansione degli scambi internazionali registrati nel 2017.

In calo il gettito del canone Rai, attestato a 1.921 milioni di euro, rispetto al 2016 (-191 milioni di euro, -9%), dovuto alla riduzione nel 2017 dell’importo da 100 euro a 90 euro.

Entrate da giochi
Si registra un calo tendenziale di 367 milioni di euro (pari a -2,6%) per le entrate derivanti da giochi che, nel 2017, ammontano a 13.998 milioni di euro.

Entrate da accertamento e controllo
Andamento di tutto rispetto per il gettito dovuto alla riscossione dei ruoli riguardanti le entrate tributarie erariali che si attesta a 12.915 milioni di euro (+3.383 milioni, +35,5%).
A questo hanno contribuito per 7.230 milioni di euro le entrate dovute ai ruoli riguardanti le imposte dirette (+1.453 milioni, +25,5%) e per 5.685 milioni di euro quelle derivanti dai ruoli delle imposte indirette (+1.930 milioni, +51,4%).
Questo risultato è dovuto in particolar modo agli incassi realizzati nei mesi di agosto, ottobre, novembre e dicembre per effetto della “rottamazione delle cartelle esattoriali” al quale si affianca la misura della definizione agevolata delle controversie tributarie introdotta dalla manovra correttiva 2017 (articolo 11. Dl 50/2017).
 
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