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Dati e statistiche

Entrate tributarie del primo bimestre:
qualche nube, ma sostanziale stabilità

Tra gennaio e febbraio sono stati contabilizzati 66.963 milioni di euro, 224 in più rispetto all’analogo periodo del 2018. In concreto, il risultato è in linea con quello dello scorso anno

nubi

La variazione negativa del 2,3% delle entrate di febbraio, determinata in particolare dall’andamento sfavorevole dei versamenti dell’imposta sostitutiva sui risultati delle gestioni individuali di portafoglio (-655 milioni di euro) e di quella sulle forme pensionistiche complementari e individuali (-712 milioni di euro), frena il costante aumento delle entrate tributarie (+0,3% rispetto agli stessi mesi del 2018).
Lo si legge nell’analisi on line sul sito del dipartimento delle Finanze (Bollettino, Nota tecnica e Appendici statistiche).
 
Tra gennaio e febbraio 2019 sono entrati nelle casse dello Stato 66.963 milioni di euro, 224 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, pari a un incremento dello 0,3 per cento.
Spacchettando il dato complessivo, le imposte dirette fanno registrare l’ingresso di 40.043 milioni di euro (-1,8% in confronto all’analogo periodo del 2018), mentre le indirette si attestano a quota 26.920 milioni (+3,7%).
 
Le dirette
In controtendenza con il dato complessivamente negativo segnato dalle dirette è la performance dell’Irpef, il cui gettito ammonta a 37.309 milioni di euro, con un incremento di 1.120 milioni (+3,1%). Tale risultato è dovuto all’andamento delle ritenute da lavoro dipendente dei settori privato (+610 milioni di euro, pari a +3,6%) e pubblico (+669 milioni di euro, pari a +4,2%).
Le altre imposte del comparto registrano tutte, invece, un trend in calo. In particolare, la sostitutiva sui redditi e le ritenute su interessi e altri redditi di capitale (-362 milioni di euro, -30,5%), la sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (-675 milioni di euro, pari a –97,3%), che rispecchiano l’andamento negativo dei mercati nel corso del 2018. E ancora, l’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione (-712 milioni di euro, pari a -82,8%), che risente dei risultati non positivi dei rendimenti medi ottenuti nel 2018 dalle diverse tipologie di forme pensionistiche complementari.
 
Le indirette
Il gettito relativo alle imposte indirette di gennaio-febbraio si ferma a 26.920 milioni, con una crescita tendenziale, rispetto agli stessi mesi dello scorso anno, di 968 milioni di euro, pari a +3,7 per cento.
Regina di queste imposte è senza ombra di dubbio l’Iva: il dato relativo è in crescita di 877 milioni di euro, pari a +5,9%, trainato principalmente dalla componente scambi interni (+897 milioni di euro, pari a +7,2%). Ad avere la meglio sono i settori del commercio al dettaglio (+9,4%) e, ancor di più, quello all’ingrosso (+16,3%). Ottimo anche il dato riguardante l’industria (+31%).
Tra le indirette si distingue, poi, l’imposta sulle assicurazioni che ha segnato un incremento di 15 milioni di euro, pari a un +4,4 per cento.
Modesti, invece, gli introiti da Bollo, che subisce una diminuzione di 118 milioni di euro (-13%), e da Registro (-53 milioni di euro, pari a -6,1%).
 
I giochi
Sempre in auge le entrate derivanti dai giochi, che ammontano, nel primo bimestre 2019, a 2.581 milioni (+102 milioni di euro, +4,1%). Quello che diverte di più è sicuramente il lotto, con un incremento di 107 milioni, pari a +8,7 per cento.
 
L’accertamento
Momento sì, infine, per le entrate tributarie derivanti da attività di accertamento e controllo. Il gettito di periodo si è attestato a 1.430 milioni (+69 milioni di euro, pari a +5,1%), di cui 660 sono affluiti dalle imposte dirette e 770 dalle indirette.

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