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Dal mondo

Entrate tributarie internazionali,
online il 1° quadrimestre del 2021

Si osserva un generale trend di crescita in tutti i Paesi, con la sola eccezione del Portogallo, - 10%

statistiche

È disponibile sul sito del dipartimento delle Finanze il bollettino delle entrate tributarie internazionali di aprile. Il report, che ogni mese analizza l’andamento del gettito fiscale di diversi Paesi europei, prende in considerazione il periodo relativo al primo quadrimestre 2021, mettendo a confronto le entrate tributarie raccolte da ciascun Paese con quelle dell’analogo periodo del 2020. In particolare, la finestra temporale gennaio-aprile mostra una ripresa generale nell’andamento del gettito in ogni singolo Paese evidenziando una sola eccezione, quella del Portogallo. In sostanza, come rilevato dal report, il confronto risente delle disomogeneità provocate dalle “chiusure” di primavera del 2020 allorquando la diffusione del Covid-19 costrinse i Governi a drastiche misure di contenimento della pandemia con riflessi inevitabili su economia e gettito tributario. Inoltre, a questo fattore se ne aggiunge un secondo, costituito dalla presenza di restrizioni sempre più contenute, proprio a partire da aprile dell’anno in corso, un cambiamento questo che ha un duplice impatto, quello di favorire la ripresa economica e, al contempo, determinare un immediato aumento parallelo del gettito. Passiamo ora ad analizzare i dati di ogni singolo Stato. Come detto, il trend di crescita è largamente generalizzato, anche se con ritmi disomogenei. In particolare, il gettito fiscale della Francia (+10,9%) mostra un considerevole rialzo rispetto all’analogo periodo del 2020 soprattutto per effetto delle nuove norme sull’imposta sui prodotti energetici. Lo stesso vale per la Spagna (+10,9%), ma in questo caso il gettito è spinto in alto dal +24,3% registrato dalla componente delle imposte dirette. In aumento anche il gettito dell’Italia (+8,2%), del Regno Unito (+5,7%), dell’Irlanda (+4,2%) e della Germania (+1,3%). Il Portogallo, invece, evidenzia l’unica contrazione tendenziale (-10,0%) tra i Paesi osservati. Disomogeneità anche sul fronte Iva in cui il primo quadrimestre del 2021 osserva un deciso incremento per le entrate in Italia (+20,7%), in Irlanda (+10,8%) e, seppur più modesto, in Germania (+2,3%) e in Spagna (+1,4%), mentre si registra una flessione per il Regno Unito (-0,7%), la Francia (-7,4%) e il Portogallo (-10,4%).

Il gettito cresce orizzontalmente, anche se ogni Paese ha il suo passo
È dunque in netta ripresa l’andamento delle entrate tributarie del primo quadrimestre 2021. In Francia, ad esempio, si registra un +10,9% che corrisponde a un incremento di oltre 8 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno passato, in particolare per effetto dell’andamento positivo della taxe intérieure de consommation sur les produits énergétiques. Tra le imposte dirette si segnala la dinamica positiva dell’imposta sui redditi sulle società e delle imposte da lavoro, mentre è in flessione l’Iva. Anche in Spagna le entrate tributarie mostrano un deciso aumento, ma per effetto del risultato positivo combinato delle imposte dirette, sia per quella sulle persone fisiche (+7,1%) sia per l’imposta sulle società. In Italia si registra una crescita tendenziale (+8,2%) per effetto dell’andamento positivo sia delle imposte dirette (+4,2%) sia delle imposte indirette (+13,2%). A tale incremento s’aggiunge quello dell’Iva (+20,7%), correlato ad un duplice fatto: il ‘lockdown’ del 2020 ha ridotto i gettiti Iva di marzo e aprile 2020, mentre gli effetti delle proroghe e delle sospensioni hanno accresciuto il gettito Iva dei primi mesi del 2021. Nel Regno Unito le entrate tributarie segnano una crescita rispetto allo stesso periodo del 2020 (+5,7%). Tale risultato riflette soprattutto l’andamento positivo del gettito delle imposte dirette (+12,7%). Le imposte indirette, invece, si contraggono (-1,8%). In Irlanda le entrate tributarie crescono del 4,2% rispetto allo stesso periodo del 2020, per effetto dell’andamento positivo del gettito delle imposte sui redditi delle persone fisiche (+6,2%) e dell’imposta sul valore aggiunto (+10,8%). Largamente negativo, invece, l’andamento delle imposte sui redditi delle società (- 36,7%). In Germania si osserva una crescita tendenziale delle entrate tributarie (al netto delle imposte locali, +1,3%). Questo risultato riflette l’andamento positivo dell’imposta sulle società, mentre ha un andamento negativo l’imposta sui salari (-2,3%). Positivo l’andamento dell’imposta sul valore aggiunto (+2,3%).

Portogallo con il segno “meno”
Per il Portogallo, l’appuntamento con i dati del primo quadrimestre 2021 segna una netta decrescita del gettito fiscale del 10,0%, per effetto sia dell’andamento negativo dell’imposta sui redditi delle persone fisiche (- 3,4%), sia dell’imposta sui redditi delle società (- 19,1%) e dell’IVA (- 10,4%). In decrescita, anche le principali altre imposte indirette, tra le quali le accise sui prodotti petroliferi ed energetici (-21,9%), l’imposta sui veicoli (-25,5%), le imposte sui prodotti alcolici (-22,7%), le accise sul tabacco (- 21,4%) e l’imposta di bollo (-4,8%). In sostanza, il Portogallo è l’unica eccezione al tendenziale recupero delle entrate tributarie registrato sul piano internazionale.

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