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Dati e statistiche

Francia e Portogallo in testa,
Spagna pareggia e vince sull’Iva

Sono le novità che emergono dall’ultimo aggiornamento dei dati internazionali di gettito pubblicato dal Df per i primi sette mesi dell’anno

Francia sul tetto delle entrate tributarie internazionali e nuovo risultato positivo per il Portogallo che conferma il trend positivo dall’inizio dell’anno. L’Irlanda, la Germania e il Regno Unito, ex aequo, seguono a ruota con una crescita moderata. La Spagna, anche se continua a essere il Paese con la minore crescita, a luglio è riuscita ad annullare il differenziale negativo registrato da inizio anno e si è aggiudicata la tappa sul versante dell’Iva. Il tutto a fronte di una marcata variabilità tra i Paesi, già evidenziata nel corso del 2012. Sono alcune delle indicazioni più rilevanti che emergono dalla lettura dell'ultimo bollettino delle entrate tributarie internazionali, pubblicato sul sito del Df, e relativo al periodo gennaio-luglio 2013.
 
Il differenziale di crescita
Si riduce a 9,8 punti percentuali la forbice di variazione che divide il Paese con la crescita più elevata, la Francia, da quello con la minore crescita, la Spagna, rispetto agli 11,9 della rilevazione della semestrale e ai 12,3 di quella dei cinque mesi.
 
Francia in testa con la migliore performance
A fare la parte del leone questa volta è la Francia che spodesta il Portogallo dal podio dell’ultima semestrale conquistando un meritato primo posto con il tasso di crescita più elevato e una variazione positiva da inizio anno del 9,8%. Un risultato su cui ha influito l’incremento delle entrate dall’imposta sul reddito (23,8%), sulle società (29%) e sull’Iva (0,3%). Di rilievo il dato mensile di luglio (958%) che evidenzia una crescita sostenuta con maggiori entrate per 3,8 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2012.
 
Al Portogallo il secondo miglior risultato
Il Portogallo si conferma il Paese con il secondo tasso di crescita più elevato e una variazione positiva da inizio anno del 7,6%. Ad aver inciso in modo positivo è stato il significativo aumento del gettito delle imposte dirette (21,4) mentre negativo (1,9%) è stato l’andamento delle imposte indirette. A luglio, rispetto allo stesso periodo del 2012, in crescita è il gettito dell’imposta sui redditi delle persone fisiche (24,5%), delle società (5%). In flessione nel periodo gennaio-luglio è, invece, il gettito delle indirette tra cui l’Iva (1,3%), l’imposta sui veicoli (14%) e di bollo (2,1%).
 
Dalla Spagna segnali di ripresa
Gli interventi normativi hanno prodotto effetti positivi se si considera che l’aumento delle aliquote Iva è alla base, nel periodo di riferimento, dell’aumento del gettito corrispondente (8,2%). Le entrate fiscali a luglio sono aumentate, rispetto allo stesso periodo del 2012, del 9,2% e ciò ha consentito di annullare il differenziale negativo su base cumulata registrato da inizio anno rispetto allo stesso periodo del 2012 (0%). Nel periodo gennaio-luglio in flessione è il gettito dell’imposta sui redditi delle persone fisiche (3%) che a luglio, però, è in crescita (3,8%) insieme a quello delle società (22,7%) rispetto allo stesso mese del 2012. Tra le indirette in aumento anche quelle sugli idrocarburi (12,1%) in flessione sul tabacco (1,8%), birra (1,6%) e alcolici (9,4%).
 
Irlanda, Germania e Regno Unito seguono a ruota
L’Irlanda, su base cumulata, nel periodo gennaio-luglio, si classifica al terzo posto alle spalle di Francia e Portogallo con una crescita tendenziale del 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2012 e un gettito di 21 miliardi di euro. Al quarto posto si collocano, ex aequo, la Germania e il Regno Unito con un gettito di 10,1 miliardi di euro la prima e di 262 miliardi di sterline la seconda. In entrambi i casi l’incremento è stato del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2012.
 
La classifica per valori di gettito Iva
A fare la differenza sono proprio il Regno Unito che continua ad avere tassi di crescita elevati dall’inizio del 2013, il Portogallo (-0,8%) che si avvicina al valore del gettito Iva prodotto nello stesso periodo dello scorso anno e la Spagna che evidenzia la variazione tendenziale più elevata dall’inizio dell’anno. La Spagna con un +8,2% ha registrato la migliore performance mentre al secondo posto si posiziona il Regno Unito (+1,8%). A seguire, in sostanziale stabilità, sono la Germania (+0,8%), l’Irlanda (+0,4) che evidenziano a loro volta tassi di variazione decisamente più bassi rispetto a quelli registrati negli ultimi mesi del 2012.
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