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Dati e statistiche

Gennaio-novembre 2013,
entrate pari a 356,6 miliardi

Secondo il consueto bollettino fornito dal dipartimento delle Finanze i tributi confluiti nelle casse dell’erario, riferiti allo scorso anno, sono in linea con le previsioni

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Nel periodo gennaio-novembre 2013 le imposte dirette si attestano a 190.077 (-8,5%) mentre quelle indirette sono pari a 166.513 (-2,1%). Differenza non significativa rispetto al 2012 se si tiene conto che nel 2013 i versamenti in autoliquidazione dell’Irpef e Ires sono slittati a dicembre mentre, nell’anno 2012, scadevano il 30 novembre. Rendendo invece i dati omogenei, il gettito in esame risulta aumentato dell’1 per cento. Sul sito del dipartimento delle Finanze, è disponibile il bollettino delle entrate tributarie del periodo gennaio-novembre 2013, appendici statistiche e guida normativa e relativa nota tecnica con la sintesi del documento.

Tra le imposte dirette il gettito Irpef registra una variazione negativa (-7.711 milioni) che si attenua (-2.019 milioni) se si considera il differimento a dicembre del versamento del secondo acconto. L’Irpef registra un trend tutto sommato favorevole rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, se si considera l’incremento delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente del settore pubblico e redditi da pensione (+1.300 milioni di euro, pari a +2,3%), la flessione delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente del settore privato (-403 milioni, pari a -0,7%) e sui redditi da lavoro autonomo (-645 milioni, pari a -5,4%).

Le entrate Ires hanno una dinamica negativa rispetto al medesimo periodo dello scorso anno (-13.689 milioni, pari a -38,2%) dovuta alla proroga a dicembre della scadenza del versamento del secondo acconto. Il confronto omogeneo tra il 2012 e il 2013, tuttavia, mostra una crescita dell’Ires pari a +10,8% a causa sostanzialmente dell’aumento dal 100% al 102,5% del secondo acconto (percentuale salita al 130% per le sole banche e assicurazioni).

Tra le altre imposte dirette, hanno contribuito al segno positivo l’imposta sostitutiva sui redditi da capitale (+3.225 milioni di euro), l’imposta sostitutiva a seguito di operazioni straordinarie (articolo 15, Dl 185/2008) sui maggiori valori delle attività immateriali (+1.951 milioni) e l’imposta sostitutiva sulle riserve matematiche dei rami vita (+893 milioni).

Le imposte indirette, con un gettito di 166.513 milioni di euro, registrano -2,1% rispetto al precedente anno. In particolare, l’Iva si attesta a 95.976 milioni di euro (-3.320 milioni di euro, pari a -3,3%). Recupera 0,3 punti percentuali rispetto al mese di ottobre e ben 6,5 punti percentuali rispetto al mese di gennaio, l’Iva sugli scambi interni, che si avvia così a una progressiva ripresa. Va segnalato che il trend positivo dell’Iva riflette, fra l’altro, l’aumento di un punto percentuale dell’aliquota ordinaria passata dal 21% al 22 per cento.
Significative le entrate da imposta di bollo che, a seguito delle disposizioni previste dal Dl 201/2011, sono aumentate di 1.516 milioni, (+ 25%).

Lieve flessione per l’imposta di fabbricazione sugli oli minerali (-2,2%) e per l’imposta di consumo sul gas metano (-2,0%). Segno meno pure per le entrate dell’imposta sul consumo dei tabacchi (-536 milioni di euro), le cui vendite sono calate a seguito del successo delle sigarette elettroniche.
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