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Dati e statistiche

Nuove partite Iva: calo a dicembre,
2012 comunque con segno positivo

Aperte nello scorso anno 549mila posizioni. Dall’analisi dei dati dell’Anagrafe tributaria si evidenzia un leggero incremento delle attività rispetto al 2011

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I numeri sono quelli riportati dall’Osservatorio sulle partite Iva, accessibile sul sito del dipartimento Finanze del ministero dell’Economia, che ci aggiorna sulle nuove aperture di partite Iva relative a dicembre 2012 e ci fornisce il report di sintesi di tutto lo scorso anno.
Le informazioni sono estratte dalla banca dati dell’Anagrafe tributaria e sono relative alle nuove posizioni, classificate per settore di attività, natura giuridica e distribuzione territoriale. Nel caso delle persone fisiche i soggetti sono anche distinti per caratteristiche demografiche, dividendo i nuovi contribuenti per sesso e per fasce di età.
 
I dati di dicembre…
Il dato relativo all’ultimo mese dell’anno scorso rivela l’apertura di 23.954 nuove partite Iva, in moderata flessione (-6,6%) rispetto a dicembre del 2011.
 
L’analisi per natura giuridica registra una forte diminuzione della quota di nuove posizioni aperte da persone fisiche (il 58,2% del totale). Calo deciso (-19,9%) anche per società di persone. Segno di vitalità, invece, dalle società di capitale, che aumentano dell’1,4%, anche grazie alle recenti norme che agevolano la formazione delle società a responsabilità limitata semplificata (Srls) tra soggetti con meno di 35 anni di età e delle Srl a capitale ridotto.
 
Per quanto riguarda la suddivisione territoriale, il 45% delle nuove aperture è avvenuto al nord, il 23% al centro e il 32% al sud e isole. Il calo è più significativo in Liguria, nella provincia di Bolzano e in Basilicata, mentre resistono alla “discesa” la Valle d’Aosta, la provincia di Trento e il Molise.
 
La classificazione per settore produttivo evidenzia che il maggior numero di nuove attività riguarda il commercio (28% del totale); a seguire, gli esercizi legati al turismo, alloggio e ristorazione, e all’agricoltura, entrambi attestati al 10 per cento. Incrementi di aperture per i soli settori dell’istruzione e finanziario; rilevanti flessioni per agricoltura, costruzioni, energetico e immobiliare.
 
L’ultimo dato analizzato è quello anagrafico, che vede in maggioranza le nuove posizioni avviate da uomini (63,5%). I giovani fino a 35 anni si aggiudicano il 46% del totale.
Il calo delle partite Iva è diffuso in tutte le fasce di età, con maggiore incidenza su quella più anziana, che registra un -25,4 per cento.
 
…e quelli di tutto il 2012
Relativamente all’intero anno passato, l’Osservatorio rileva l’apertura di 549mila partite Iva, con un incremento del 2,2% rispetto al 2011.
In questo caso, fanno la parte del leone le persone fisiche, che, esaminando i dati con il “filtro” della natura giuridica dei nuovi soggetti, rappresentano l’unica categoria con segno positivo (+6%) rispetto all’anno precedente. Decremento diffuso, invece, per le aperture delle società: quelle di persone registrano un -10 %, quelle di capitali diminuiscono del 6 per cento.
 
Come per i dati relativi al mese, anche quelli che riassumono il 2012 riportano, per le posizioni inaugurate nell’anno, la ripartizione territoriale (42,5% al nord, 22,7 al centro, 34,7 nel sud e isole), quella anagrafica (64,3% maschi, 51,2% giovani fino a 35 anni) e quella per settore produttivo. Quest’ultimo parametro evidenzia che è sempre il commercio a registrare il maggior numero di iniziative, con il 23,6% del totale, seguito dalle attività professionali (15%) ed edilizie (10%).
Le imprese, però, che registrano il maggior aumento percentuale rispetto al 2011 sono quelle che si occupano di istruzione, trasporti e sanità; di contro, i decrementi più importanti sono nei settori energetico (-27%), immobiliare (-18%) ed edile (-10%).
 
Nel 2012 circa il 27% dei soggetti che hanno aperto una partita Iva ha aderito al nuovo regime di vantaggio (con applicazione di un’imposta sostitutiva del 5%) riservato ai contribuenti di piccole dimensioni. Nel 70% dei casi si tratta di giovani al di sotto dei 35 anni.
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