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Dati e statistiche

Osservatorio delle partite Iva.
On line i dati di gennaio 2013

Disponibili sul sito del Df, evidenziano complessivamente 85.087 nuove attività, con una flessione pari al 4,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente

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On line l’Osservatorio delle partite Iva con la sintesi di gennaio 2013. Il dipartimento delle Finanze mette a disposizione il consueto strumento di monitoraggio sulle attività aperte e chiuse, mese per mese, suddivise per natura giuridica, ripartizione territoriale, settore produttivo e dati demografici.

Le partite Iva aperte sono 85.087. Confrontate con gennaio 2012, sono diminuite del 4,8 per cento.
La quota relativa alle persone fisiche è del 78,9% quella delle società di capitali 13,4%: rispettivamente -8,2% e +19,3% rispetto a gennaio 2012.
Il territorio conferma le maggiori aperture al Nord con il 45%, 22,5% al Centro e 32,3% al Sud e isole.
Come settore produttivo, è il commercio che continua a registrare le maggiori aperture (21%). Seguono le attività professionali (20%). Il confronto con lo stesso mese dell'anno precedente evidenzia che le attività più “richieste” sono quelle della ristorazione (+18,3%) e quelle dell’istruzione (+10,4%). In calo edilizia e professioni (-18,2% e -14,5%).
Riguardo le persone fisiche sono quelle di sesso i maschile ad aprire la maggior parte di partite Iva (62,8%). Di questi il 49,4% ha meno di 35 anni. Rispetto a gennaio 2012, il lievissimo aumento di aperture riguarda la fascia d’età 51-65 anni.
Infine, sono 25.874 (circa il 16% in meno del corrispondente mese dello scorso anno) le adesioni al regime di vantaggio riservato ai contribuenti di piccole dimensioni (Dl 98/2011), in base al quale l’aliquota dell’imposta sostitutiva da versare (al posto di Irpef e Iva) si riduce dal 20% al 5 per cento.

 
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