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Dati e statistiche

Osservatorio delle partite IVA.
On line i dati di marzo 2014

Sono quasi 15000 le nuove richieste di adesione al regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità, di cui 2/3 tra gli under 35

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Pubblicato sul sito del Dipartimento delle Finanze il consueto report mensile dei dati relativi alle nuove attività di lavoro autonomo e di impresa, suddiviso per natura giuridica, settore, territorio e dati demografici (età e sesso).
Trend sostanzialmente stabile rispetto al corrispondente mese dell’anno precedente. Sono infatti 52.520 le nuove partite Iva aperte per una conseguente variazione percentuale in aumento dello 0,4%.
 
Si conferma, in relazione alla distribuzione per natura giuridica, la predominanza della quota relativa alle persone fisiche con il 73,1% complessivo.
Le società di capitali registrano una consistente crescita delle richiesta (+11,7%, pari al 20% del totale), dato verosimilmente influenzato dalle recenti norme che hanno agevolato la costituzione di società a responsabilità limitata.
Consistente la flessione delle altre forme giuridiche (in calo del 15% le società di persone), mentre resta sostanzialmente costante il numero delle nuove partite iva intestate a persone fisiche. Limitata al 0,6% la quota relativa ai “non residenti” ed “altre forme giuridiche”.
 
Per quanto riguarda la suddivisione territoriale, si evidenzia la maggiore incidenza percentuale delle aperture nelle regioni settentrionali con circa il 42,2% delle partite Iva avviate a marzo 2014. Si attestano invece sulla percentuale del 22,9% il Centro e del 34,8% il Sud e le Isole. Il confronto con lo stesso mese dell’anno precedente mostra un aumento di aperture nelle regioni del Mezzogiorno, in particolare in Calabria (+12%), mentre al Centro-Nord prevalgono le flessioni, in particolare nella Provincia Autonoma di Trento (-7,3%).
 
È invece il commercio che continua a registrare le maggiori aperture, con circa il 23% del totale tra i settori produttivi. Percentuali inferiori per le attività professionali con il 15% e per l’agricoltura e l’edilizia, entrambe al 9,6%. Confrontando i dati con marzo 2013 si evidenzia che gli incrementi maggiori si sono verificati nei servizi informativi (+5,9%), nell’alloggio/ristorazione (+5,7%) e nella sanità (+5,1%). Un calo più marcato si rileva nelle attività finanziarie (-22,4%), mentre flessioni più contenute si osservano per i trasporti (-6,7%) e le attività artistiche (-5,1%).
 
La ripartizione per sesso vede circa due partite iva su tre aperte da maschi (63,7%). Per quanto riguarda invece l’età dei nuovi imprenditori o imprenditrici, sono circa la metà (49%) quelli sotto i 35 anni di età, mentre un terzo rientra nella classe 36-50 anni.
Continua, infine, ad attrarre adesioni il regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità, con circa 14.800 nuove aperture, pari al 28% del totale, con un aumento del 4,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il 67% delle adesioni al nuovo regime fiscale è avvenuto da parte di soggetti con età inferiore ai 35 anni.
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