La sintesi sui nuovi ingressi nel mondo del lavoro autonomo e dell’impresa è suddivisa, come sempre, per natura giuridica, ripartizione territoriale, settore economico e “genere” delle persone fisiche.
Il totale delle nuove partite Iva, cioè aperte a maggio 2013, sono 46.402. Si è registrata pertanto una diminuzione del 3,7% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso.
Distribuzione per natura giuridica
Delle 46mila aperture, quasi il 75% è rappresentato da persone fisiche con un calo del 24%. Mentre, per quanto riguarda le società di capitali, le nuove partite Iva sono aumentate di oltre 9% che costituisce il 18% del totale.
L’ipotesi è che la normativa recente ha notevolmente facilitato la costituzione delle srl (società a responsabilità limitata).
Ripartizione territoriale
Le 46mila nuove partite sono distribuite sul territorio con le seguenti percentuali:
- 42% al Nord
- 23% al Centro
- 35% al Sud e Isole
Settore economico
La suddivisione per settore economico vede in testa all’elenco numerico – in ordine crescente – il commercio con il 23,8% del totale di aperture. Seguono le attività professionali (13,4%), l’agricoltura e l’edilizia.
Quasi tutti i settori subiscono una flessione rispetto a maggio 2012. Degno di nota, invece, è l’aumento notevole – circa 95% – che si è registrato per il settore delle attività finanziarie/assicurative.
Uomini e donne
L’analisi fornita dal Mef-dipartimento Finanze fornisce anche la distinzione dei due sessi fra le persone fisiche che hanno iniziato una attività. Si confermano in testa i maschi, che ammontano al 64%.
Mentre, metà delle nuove aperture è dovuta a giovani fino a 35 anni e un terzo alla classe 36-50 anni.
Rispetto all’anno precedente tutte le età sono in flessione. In particolare quella degli under 35 (-6,5%), con la sola eccezione degli over 65 che segna un incremento di aperture.