Osservatorio sulle partite Iva,
on line la sintesi di ottobre 2014
Solo le società di capitali hanno avviato un maggior numero di attività (+5,2%) rispetto allo scorso anno, mentre le altre forme giuridiche evidenziano un calo

Per quanto riguarda la ripartizione territoriale il Nord conferma il maggior numero di attività aperte, con il 40,8%, mentre il 22,9% riguarda il Centro e il 36,2% il Sud e isole.
Il confronto con lo stesso periodo del 2013 mostra gli incrementi maggiori in Umbria, Puglia e Campania (tra il 5- 6%), e le flessioni più consistenti in Valle d’Aosta (-20%), Liguria (-16,2%) e Molise (-15 per cento).
Come settore produttivo, il commercio conferma il maggior numero di avviamenti di partite Iva con il 26,5% del totale, seguito dalle attività professionali con il 12,2% e dall’edilizia e alloggio/ristorazione, entrambe con il 9,1 per cento.
L’Osservatorio, inoltre, ha rilevato incrementi per sanità (+7,7%), servizi alle imprese (+7%) e istruzione (+4,5%). Segno meno, invece per il settore finanziario assicurativo (-12,6%),per le attività artistiche (-11,6%) e l’agricoltura (-9,8 per cento).
Analizzando invece i dati relativi alle persone fisiche, il Df evidenzia che il 63,7% di aperture di partite Iva si è registrato tra gli appartenenti al genere maschile. Il 49,4% viene avviato da giovani fino a 35 anni e il 33,8% si colloca nella fascia che va dai 36 ai 50 anni.