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Dati e statistiche

Progressi per il regime premiale
che avanza del 71% nel 2012

Si tratta dello speciale trattamento di favore introdotto dal decreto “salva Italia” a beneficio dei contribuenti che dichiarano ricavi in linea con gli studi di settore

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Vistoso rialzo dei contribuenti con accesso al regime premiale che prevede vantaggi in materia di accertamento per i contribuenti congrui e coerenti in relazione a specifici studi di settore.
Nel 2012 sono cresciuti del 71% i soggetti che hanno usufruito del trattamento di favore previsto dall’articolo 10 del Dl 201/2011 (decreto “salva Italia) e che beneficiano dell’esclusione dagli accertamenti analitico-presuntivi, della riduzione di un anno dei termini di decadenza per l'attività di accertamento da parte del Fisco e della possibilità di determinazione sintetica del reddito complessivo, solo nel caso in cui questo superi di almeno un terzo il dichiarato (ordinariamente il limite è un quinto).
Le condizioni per entrare a far parte dei “virtuosi” sono: dichiarare ricavi o compensi pari o superiori a quelli risultanti dall’applicazione degli studi di settore, essere in regola con gli obblighi di comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli Sds ed essere coerenti con gli specifici indicatori previsti dai decreti di approvazione degli Studi.
 
Tornando ai dati 2012, il segno più non riguarda soltanto il numero degli ammessi allo speciale regime: in salita, infatti, anche i ricavi e i redditi dichiarati da imprese e lavoratori autonomi interessati dall’istituto, che aumentano, rispettivamente 1,8 miliardi di euro e di 815 milioni di euro.
Per dare qualche altro numero nel dettaglio, nel 2012 sono stati circa 342mila i contribuenti coinvolti dai vantaggi introdotti dalla particolare norma del “salva Italia”, 142mila in più rispetto al 2011.
 
Si tratta di dati emersi dall’analisi statistica realizzata dall’Agenzia delle Entrate con il supporto della Sose e presentati questa mattina alle associazioni di categoria. In base agli studi effettuati, nel 2013 passerebbero a 99 gli studi “premiati”, 9 in più rispetto al 2012 e saranno quasi 250mila i contribuenti che potranno usufruire dei limiti previsti dalla disciplina in questione, rispetto a una platea di soggetti potenzialmente interessati che supera il milione di contribuenti.
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