Rottamazione: bilancio sugli incassi
dopo la rata in scadenza il 31 luglio
L’Agenzia delle entrate-Riscossione fa il punto su quanto fin qui affluito all’erario a seguito delle adesioni alle due “edizioni” della definizione agevolata delle cartelle di pagamento
La “prima rottamazione” non delude
Fatti i conti, aggiungendo a quanto incassato nel 2017 i versamenti della quarta rata scaduta lo scorso 31 luglio, fino a oggi, per la definizione agevolata dei carichi iscritti a ruolo, prevista dal decreto legge 193/2016, sono confluiti nelle casse dello Stato oltre 7,5 miliardi di euro. Nel dettaglio, 6,5 miliardi sono arrivati con le prime tre rate versate nel 2017 e 1,03 miliardi dall’ultimo versamento effettuato alla fine di luglio.
Per l’importo definitivo, occorre aspettare il prossimo 30 settembre, termine entro cui dovrà essere versata la quinta e ultima quota della “prima rottamazione” (essendo domenica, la scadenza slitta automaticamente a lunedì 1° ottobre).
Il risultato, comunque, già da ora supera le aspettative. Infatti, il dato previsionale, contenuto nella relazione tecnica che accompagnava la norma, calcolava in 5,1 miliardi di euro il traguardo 2017 (70% delle somme dovute) e prevedeva per le due rate 2018 (pari al 30% del totale), 2,1 miliardi di euro, per un gettito complessivo di 7,2 miliardi.
Iniziano i conti anche per la “rottamazione bis”
Il 31 luglio sono scaduti i termini anche per il pagamento della prima rata della “rottamazione bis” introdotta dal Dl 148/2017, che ha esteso la definizione agevolata anche ai debiti affidati alla riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017.
Per questa seconda chance di “riappacificazione”, sono stati previsti pagamenti più articolati. E così, dell’importo complessivo incassato allo scadere del primo appuntamento (31 luglio 2018), pari a 435 milioni di euro, il 24% (circa 106 milioni) va attribuito a contribuenti che hanno optato per il versamento in un’unica soluzione, mentre 135 milioni sono da riferire a chi ha anticipato il pagamento di rate con scadenze successive al mese di luglio 2018.
Le prossime tre quote riguardanti la “rottamazione bis” per i carichi gennaio-settembre 2017 scadranno, rispettivamente, nei prossimi mesi di settembre, ottobre e novembre, mentre il versamento della quinta e ultima rata dovrà essere effettuato entro il 28 febbraio 2019.
Invece, per i debiti 2000-2016 non rientrati nella prima definizione agevolata ma “recuperati” con la seconda, il pagamento andrà eseguito in un’unica soluzione o in un massimo di tre rate: le prime due (per un importo complessivo pari all’80% delle somme dovute) con scadenza fissata, rispettivamente, a ottobre e novembre 2018; la terza e ultima (per il restante 20%), a febbraio 2019.
Infine, un sintetico memorandum sui canali attraverso cui è possibile effettuare i versamenti: banche, sportelli bancomat abilitati ai servizi di pagamento Cbill, internet banking, uffici postali, tabaccai aderenti a Banca 5 SpA e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, portale di Agenzia delle entrate-Riscossione, App Equiclick tramite la piattaforma PagoPA, sportelli della Riscossione.