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Dati e statistiche

Servizi online, trend in crescita
per le trasmissioni telematiche - 1

Sono12 milioni i contribuenti e/o professionisti in possesso del Pin che quotidianamente utilizzano per accedere a Entratel e Fisconline, i canali digitali dell’Amministrazione

logo dei servizi Entratel e Fisconline

Dei possessori di Pin, 354mila sono professionisti abilitati all’utilizzo di Entratel, mentre 11,5 milioni sono contribuenti che hanno scelto di registrarsi sulla piattaforma di Fisconline. In pratica, 30 contribuenti su 100 utilizzano il loro mouse per viaggiare sulle 2 autostrade telematiche dell’Agenzia.
 

Quadro introduttivo
L’avvento dell’Information Society, della società dell’Informazione, può essere declinato in due linee differenti: per il cittadino si tratta di entrare a far parte di un sistema sempre più filtrato e condizionato dalla conoscenza e dalla velocità attraverso la quale le informazioni la trasferiscono e la trasportano rendendola accessibile a tutti. Per le istituzioni invece l’impegno è quello di predisporre le strutture portanti di questa autostrada dell’informazione, offrire cioè il sostegno normativo, quindi teorico-regolamentare, e quello tecnologico indispensabili per innescare i circuiti positivi dell’Information Society.

Questione di risultati
Prima di tutto, l’interscambio tra Agenzia e contribuenti/professionisti degli atti di rilevanza fiscale passa oramai interamente attraverso un canale informatico, espressamente dedicato, com’è la rete Entratel, oppure direttamente via internet, con il fai-da-te del canale Fisconline. Peraltro, con l’avvio del modello F24 si è determinata un’ulteriore diffusione della tecnologia informatica nei rapporti tra cittadini e fisco anche sul versante dei pagamenti delle tasse online. Ad ogni modo, nel complesso, l’obiettivo “zero-carta” è stato raggiunto tanto è vero che oggi si parla correntemente di banche dati informatiche, database, mentre quelle cartacee appartengono al passato.

I vantaggi del canale digitale
I documenti inviati tramite il canale informatico, archiviati usando le stesse tecnologie legate all’Information comunication tecnology (Ict) e lavorati sfruttando le possibilità offerte dalla sinergia tra il linguaggio dei “byte” e la lettura che di essa viene fatta dai personal computer. In vent’anni, si è dato l’addio all’incirca a 30mila tonnellate di informazioni cartacee.
Si può parlare di un risparmio netto in termini finanziari da parte dell’Amministrazione, soprattutto in un’ottica di lungo periodo, e di tempo in favore dei cittadini grazie ai meccanismi di semplificazione e di razionalizzazione innescati dalle procedure informatiche, ma anche di un sicuro vantaggio, in termini quantitativi e qualitativi per i contribuenti.
In pratica, il fisco telematico non ha solo sottratto ore ai contribuenti per regolare i loro adempimenti e per ottenere informazioni e, infine, diminuito i tempi di lavoro della burocrazia, allineandoli alle necessità della vita nell’era della Società dell’Informazione, ma ha soprattutto permesso di diminuire la percentuale di errore rispetto a quello che si registrava con le modalità “tradizionali”.

L’e-government: una strategia e non solo mera funzionalità
L’e-government, cioè l’offerta di servizi che sfruttano le nuove tecnologie informatiche, rappresenta un primissimo esempio della trasformazione delle amministrazioni pubbliche e del cambiamento profondo delle loro finalità. In realtà c’è poco da stupirsi. Infatti, un esame attento della storia, soprattutto di alcuni Stati europei, evidenzia una tendenza quasi naturale delle pubbliche amministrazioni a sostenere ciclicamente le ragioni della modernizzazione in alcune fasi storiche, e quelle della conservazione in altre. Due anime, una sola amministrazione. Oggi forse, il contrasto è soltanto più evidente che in epoche passate. In questo contesto, il caso italiano è davvero istruttivo. E al suo interno, ancor più sorprendente è la storia della trasformazione recente dell’Amministrazione finanziaria in un’Agenzia moderna, capace di sfruttare al meglio le possibilità offerte dalle nuove tecnologie, ricavandone vantaggi per i contribuenti, all’incirca 40 milioni, e per se stessa, in termini di compressione dei costi interni, di razionalizzazione dei tempi e di efficacia dei servizi esternalizzati.

I servizi fiscali online dell’Agenzia
Dichiarare i rispettivi redditi, versare le imposte dovute, registrare contratti, consultare la normativa, effettuare calcoli. E’ possibile farlo sul sito dell’Agenzia delle entrate, risparmiando tempo ed evitando le code in ufficio. Come? E’ sufficiente registrarsi ai servizi Entratel e Fisconline e ottenere il codice Pin.

Entratel e Fisconline
Entratel è il canale riservato a intermediari, pubbliche amministrazioni, contribuenti, società ed enti che devono presentare la dichiarazione dei sostituti d’imposta (mod. 770 Semplificato) per più di 20 soggetti. FiscOnline è un servizio telematico che può essere utilizzato da tutti i contribuenti persone fisiche (compresi i cittadini italiani residenti all’estero) che non hanno i requisiti per essere abilitati a Entratel e da società ed enti che presentano la dichiarazione dei sostituti d’imposta (mod. 770 semplificato) per un numero massimo di 20 soggetti.

La chiave d’accesso? Il codice Pin
Cosa puoi fare con il codice Pin? Una volta richiesto e ottenuto, puoi accedere alla “dichiarazione precompilata”, pagare imposte, tasse e contributi, inviare la dichiarazione dei redditi e altri documenti, registrare un contratto di locazione, verificare la cancellazione dell’ipoteca sul proprio immobile, accedere al Cassetto fiscale, comunicare le coordinate del proprio conto (bancario o postale) per l’accredito dei rimborsi, ricevere assistenza sulle comunicazioni di irregolarità e cartelle di pagamento (Civis).

Cosa c’è nel cassetto fiscale?
Se ti sei registrato ai Servizi fiscali online dell’Agenzia, puoi accedere al tuo cassetto fiscale e consultare le dichiarazioni fiscali presentate, i dati catastali dei tuoi immobili, i versamenti che hai effettuato con i modelli F23 ed F24, gli atti registrati, i dati dei rimborsi.

Come richiedere il codice Pin per accedere a Fisconline
Dalla pagina di registrazione ai servizi telematici, inserendo alcuni dati personali relativi all’ultima dichiarazione presentata, riceverai subito la prima parte del codice Pin. La password iniziale e la seconda parte del codice Pin saranno inviate per posta al tuo domicilio. Se possiedi la Carta Nazionale dei Servizi (CNS), il sistema ti fornirà direttamente il codice Pin completo e la password iniziale. E’ possibile ottenere il Pin anche utilizzando un’applicazione per dispositivi mobili (smartphone e tablet) tramite l’app dell’Agenzia, scaricabile gratuitamente dal sito internet o dai principali store.
E ancora, c’è anche la chance di recarsi presso un ufficio dell’Agenzia. In questo caso, se si richiede personalmente l’abilitazione è necessario presentare un documento di identità: così subito si ottiene la prima parte del codice Pin, la password iniziale, le istruzioni per prelevare la seconda parte del codice Pin dal sito dell’Agenzia. Se invece si richiede l’abilitazione tramite delegato, l’ufficio gli consegnerà la prima parte del codice Pin. La seconda parte, insieme alla password iniziale, sarà inviata direttamente al contribuente per posta al suo domicilio. Attenzione: il codice Pin è strettamente personale, va custodito con cura e non ceduto a terzi.

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