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Giurisprudenza

L’aggio per attività di riscossione
copre il servizio nel suo complesso

Si tratta di un compenso correlato alla responsabilità di esercizio del concessionario e alla predisposizione di capitali e opere adeguati al soddisfacimento della finalità pubblica

I compensi spettanti all’Agente della riscossione hanno natura retributiva, costituendo la remunerazione del servizio riscossivo nel suo complesso e non la retribuzione corrispondente alle attività realizzate in ciascun procedimento. Questi, dunque, non tenuto a dare prova delle singole attività svolte e dei costi sostenuti in ogni procedimento (Cassazione, ordinanza n. 10809/2023)  

Contributo a fondo perduto scartato,
la questione va alle sezioni unite

In ragione della novità e rilevanza della faccenda, la Corte di giustizia tributaria di Agrigento ha disposto il rinvio alla Cassazione affinché possa fissare principi di valenza nomofilattica

Il 18 aprile scorso, la Prima presidente della Cassazione ha affermato l’ammissibilità della questione relativa all’utilizzabilità, anche nel processo tributario, del rinvio pregiudiziale delle Cgt alle sezioni unite, in quanto lo strumento nomofilattico, previsto dall’articolo 363-bis cpc, è istituto generale di diritto processuale e non vi è dubbio che la giurisdizione tributaria sia di merito (Rg n. 7201/2023)

L’accertamento esecutivo non è viziato
anche se la notifica è a mezzo posta

Non occorre una relata di notifica o una annotazione sull’avviso di ricevimento riguardo alla persona cui è stato consegnato il plico, l’atto pervenuto deve ritenersi ritualmente consegnato al destinatario

La possibilità riconosciuta agli uffici finanziari di notifica degli atti e degli avvisi tributari tramite servizio postale diretto, senza l’intermediazione di ufficiali giudiziari o messi notificatori, non ha subito deroghe a opera del Dl n. 79/2010, è, dunque, pienamente legittimo, l’utilizzo di tale strumento anche per l’atto di accertamento “impoesattivo” (Cassazione, n. 10109/2023)