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Giurisprudenza

Dichiarazione fraudolenta, punibili
le operazioni parzialmente inesistenti

La norma non distingue tra fittizietà totale o parziale, per cui nella pronuncia di condanna del contribuente non è violato il principio di correlazione tra accusa e sentenza

Legittima la condanna per dichiarazione fraudolenta con uso di fatture false quando il corrispettivo indicato nel documento è sproporzionato rispetto alla prestazione erogata, tanto più se si tratta di una cartiera e l’emittente non possieda personale con competenze adeguate alla prestazione resa. È quanto affermato dalla Cassazione con la sentenza n. 43778/2023  

Se la lite per la società è in corso
e per il socio no, non c’è condono

Legittimo il diniego dell’Agenzia delle entrate alla richiesta di accesso alla definizione agevolata, a causa di un precedente contenzioso già concluso. Manca il requisito della controversia pendente

La pendenza della lite nei confronti della società, nonostante la connessione tra le due cause, rende inapplicabile la richiesta di condono per il socio, essendo la posizione di quest'ultimo divenuta definitiva con sentenza ormai passata in giudicato. Lo conferma la Corte di cassazione, con l’ordinanza n. 26771 del 18 settembre 2023

Abitazione “in villa o in villino”?
Può dipendere solo dal contesto

L’ubicazione in zona di alto pregio, inoltre, connota la categoria A/8 anche se sussistono edifici che, pur vicini, non sono in aderenza all'immobile e non ne compromettono la tranquillità e riservatezza

La Corte di giustizia tributaria di II grado della Toscana, con la sentenza n. 1098/2023, ha ricordato che le “ville” sono immobili con parco o giardino, edificate in zone destinate a tali costruzioni, con rifiniture di livello superiore all’ordinario, mentre per “villino” si intende un immobile con caratteristiche proprie di un fabbricato di tipo civile o economico e dotato di giardino