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Normativa e prassi

5 per mille ai gestori dei parchi:
il decreto con le modalità operative

Per l’anno in corso, le istanze al ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare vanno inviate entro 30 giorni dalla pubblicazione del Dpcm, per quelli successivi, entro il 28 febbraio

immagine di un parco nazionale

Via libera alle istruzioni per accedere al cinque per mille dell'Irpef a favore degli enti gestori delle aree protette, valido  a decorrere dall’anno finanziario 2018. Pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 144 del 21 giugno 2019, il Dpcm del 22 marzo 2019 con i soggetti ammessi al riparto e le regole per la corresponsione e ripartizione delle somme.

Gli enti parco, per accedere al beneficio, dovranno presentare apposita domanda d’iscrizione telematica, per l’anno in corso, entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto e successivamente entro il 28 febbraio di ciascun anno, tramite una procedura ad hoc disponibile sul sito del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Entro il 31 marzo di ciascun anno, il Ministero redige l’elenco degli enti che hanno presentato le istanze, indicando per ciascuno di essi denominazione, sede e codice fiscale. Successivamente, entro il 26 aprile sono pubblicati gli distinti elenchi definitivi, relativi ai soggetti ammessi al riparto e a quelli esclusi, trasmessi altresì all’Agenzia delle entrate.
I beneficiari comprendono:

  • gli enti parco nazionali già istituiti
  • gli enti parco nazionali istituiti successivamente alla data di pubblicazione del decreto in esame.

La perdita dei requisiti comporta la revoca dell’iscrizione.
Per destinare il cinque per mille dell’Irpef, basta firmare l’apposito riquadro che figura nel modello Cud, nel modello 730/1, o nella scheda annessa al modello Redditi persone fisiche. Il contribuente può anche indicare il codice fiscale dell’istituto o ente cui intende devolvere  direttamente la quota.
L’apposizione della firma in più riquadri, però, rende nulla la scelta effettuata, così come l'apposizione nel riquadro di  un segno  non  riconducibile a firma.
L'Agenzia, sulla base delle scelte operate dai contribuenti, trasmette in via telematica al Mef, dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, i dati necessari a stabilire, sulla base dell’imposta sui redditi delle persone fisiche, gli importi delle somme che spettano ai soggetti  indicati dai contribuenti.

La corresponsione delle somme ai beneficiari sarà effettuata sulla base degli elenchi predisposti da Entrate e ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, che provvede a pubblicare, inoltre, per gli enti ammessi e per quelli esclusi, l’importo delle scelte attribuite e gli importi spettanti.
Per ragioni di economicità' amministrativa, non verranno erogate le somme di importo complessivo inferiore a 12 euro.
Il decreto precisa che le somme erogate quali contributo del cinque per mille non possono in ogni caso essere utilizzate a copertura delle spese di pubblicità sostenute per fare campagna di  sensibilizzazione sulla destinazione della quota del cinque per mille dell'imposta sui redditi delle persone fisiche.

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