Gli operatori finanziari hanno l’obbligo di comunicare le movimentazioni che hanno interessato i rapporti finanziari e ogni informazione che li riguarda necessaria ai fini dei controlli fiscali. Le attività sottoposte a verifica e le modalità con le quali procedere sono individuate nel provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate dell’8 agosto 2019.
È avviata la fase di sperimentazione di una procedura di analisi del rischio di evasione per le società di persone e le società di capitali basata sull’utilizzo integrato delle informazioni comunicate dagli operatori all’Archivio dei rapporti finanziari e degli altri elementi presenti in Anagrafe tributaria, ai sensi dell’articolo 11 del decreto legge n. 201/2011.
Attraverso questa procedura sono individuate quelle società per le quali emerge una incoerenza tra le disponibilità finanziarie derivanti dalle informazioni comunicate all’Archivio dei rapporti finanziari e i ricavi/volumi di affari, oltre l’Iva, dichiarati per gli anni 2016 e 2017.
I contribuenti individuati possono essere selezionati per le normali attività di controllo.
Lo stesso provvedimento individua le modalità di verifica dell’efficacia della procedura indicando i diversi step da seguire:
- la divisione Contribuenti trasmette alle direzioni regionali e provinciali l’elenco delle posizioni da verificare utilizzando un applicativo informatico al quale possono accedere gli utenti abilitati
- per ciascuna posizione segnalata vengono comunicati il numero dei conti correnti, il totale aggregato dei saldi e dei movimenti effettuati e gli altri elementi significativi presenti in Anagrafe tributaria
- le direzioni provinciali verificano le posizioni segnalate ai fini dell’attività di controllo e comunicano gli esiti di tali verifiche attraverso la compilazione di una scheda di feedback disponibile utilizzando un applicativo informatico.