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Normativa e prassi

Anche le agenzie fiscali nel piano straordinario antimafia

Il decreto legge approvato di recente prevede la possibilità di avvalersi della loro collaborazione come di enti pubblici

piazza del parlamento

Possibilità di avvalersi del supporto e della collaborazione di altre amministrazioni, compresi enti pubblici e agenzie fiscali. È una delle novità contenute nel decreto legge con cui è stata istituita l'Agenzia nazionale per la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Il provvedimento, cui si accompagna anche un disegno di legge che conferisce al governo la delega a predisporre un testo unico per coordinare, armonizzare e modificare la normativa in materia di misure di prevenzione antimafia, si inserisce nel piano straordinario approvato nei giorni scorsi dal consiglio dei ministri.

La collaborazione delle agenzie fiscali
Un capitolo del decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 28 del 4 febbraio 2010,  è dedicato agli enti pubblici e alle agenzie fiscali. Il riferimento è all'articolo 4 comma 3 in cui è fatto esplicito riferimento alla possibilità per la nuova struttura di avvalersi di entrambi per il raggiungimento dei propri fini istituzionali. La disciplina dell'intervento e della collaborazione è affidata ad apposite convenzioni non onerose.

Il ruolo dell'Agenzia
La nuova Agenzia opererà nella duplice veste di amministratore giudiziario e di titolare della potestà di destinazione dei beni. In questo modo si crea un collegamento immediato e diretto tra l'Agenzia e l'autorità giudiziaria titolare dei procedimenti penali e di prevenzione. L'obiettivo è programmare con immediatezza, già in fase di amministrazione giudiziaria, la destinazione finale dei beni sequestrati rispetto al provvedimento definitivo di confisca. L'attuale legislazione è strutturata su due differenti fasi di gestione. La prima che vede protagonista l'autorità giudiziaria fino alla confisca definitiva dei beni sottratti alla criminalità organizzata e la seconda di destinazione per finalità istituzionali e di utilità sociali che si contraddistingue per l'intervento dell'agenzia del Demanio.

I compiti principali e la struttura
Censimento dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, amministrazione, custodia e destinazione dei beni sequestrati e confiscati. Sono gli altri compiti dell'Agenzia i cui organi principali sono un direttore, un consiglio direttivo e un collegio dei revisori. Il direttore, collocato fuori ruolo, è scelto tra i prefetti e la nomina è effettuata con decreto del presidente della Repubblica su proposta del ministro dell'Interno previa deliberazione del Consiglio dei ministri.

Un decalogo di dieci punti
Sono dieci i punti qualificanti del piano straordinario contro le mafie. Oltre all'Agenzia è prevista la raccolta in un testo unico dei principali interventi legislativi antimafia emanati dal 1965 a oggi, nuovi strumenti di aggressione ai patrimoni mafiosi tra cui si segnala l'estensione delle verifiche della guardia di Finanza ai soggetti indiziati di gravi reati di mafia e alla complessiva posizione economica e patrimoniale (oggi soltanto fiscale e nei confronti degli indiziati di 416 bis), nuove misure a sostegno delle vittime di racket e usura, mappa informatica delle organizzazioni criminali, potenziamento dell'azione antimafia nel settore degli appalti, nuove iniziative sul piano internazionale per contrastare la criminalità transnazionale e altre norme per combattere efficacemente la criminalità organizzata.
 

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