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Normativa e prassi

La cancellazione del fermo amministrativo fa scattare il bollo

Il certificato di proprietà del veicolo "ripulito" dell'annotazione costituisce un documento rilasciato in originale

marca da bollo

Ogni emissione di certificato di proprietà di un veicolo sul quale vengano apportate modifiche riguardanti lo stato dell'auto è soggetto ad imposta di bollo. Sconta il tributo anche la richiesta per il suo rilascio. Questa in sintesi la risposta dell'Agenzia fornita con la risoluzione n. 462/E a un quesito dell'Aci.
L'ente ha rappresentato il caso di un veicolo sottoposto a fermo amministrativo iscritto nei confronti del venditore precedente proprietario del mezzo, e regolarmente annotato sul certificato di proprietà, che in seguito alla cessione al concessionario è stato cancellato.
L'Automobile club d'Italia ritiene che, avendo effettuato la trascrizione dell'atto di vendita, al quale si applica l'imposta di bollo, e nel contempo avendo richiesto il rilascio di un nuovo certificato che non riporti l'annotazione del fermo amministrativo non è dovuta, per questo secondo atto, la medesima imposta di bollo.

L'agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 462/E del 2 dicembre, non concorda con l'interpretazione prospettata e fa presente che l'imposta di bollo, regolamentata dall'articolo 4 della tariffa allegata del Dpr 642/72, è dovuta - nella misura di 14,62 euro per ogni foglio - per gli atti emessi dagli "enti pubblici in relazione alla tenuta dei pubblici registri, rilasciati anche in estratto o in copia dichiarata conforme all'originale". Nel caso preso in esame, il certificato di proprietà rilasciato senza l'annotazione preesistente si configura come un documento rilasciato in "originale" e pertanto sconta l'imposta di bollo fin dall'origine.
Inoltre, in conformità a quanto prescritto dall'articolo 3 della medesima tariffa, la stessa richiesta di rilascio del certificato è assoggettata all'imposta di bollo di 14,62 euro per ogni foglio.

Infine, anche nel caso in cui si voglia ritenere il documento come un "duplicato" del precedente certificato di proprietà, è ugualmente dovuta l'imposta di bollo, poiché sono esenti i soli duplicati rilasciati quando gli originali vengono smarriti o l'intestatario ne ha perso il possesso.
 

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