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Normativa e prassi

Debiti e crediti verso la Pa:
regole confermate per il 2017

Estesa anche a quest’anno, con le consuete modalità operative, la procedura di compensazione che consente a imprese e professionisti di pareggiare i conti con le pubbliche amministrazioni

Il “decreto conti pubblici” (Dl 50/2017) ha esteso anche al 2017 la possibilità di compensazione delle cartelle di pagamento in favore delle imprese e dei professionisti titolari di crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, per somministrazione, forniture, appalti e servizi, maturati nei confronti della pubblica amministrazione (articolo 9-quater), demandando a un successivo decreto ministeriale il compito di individuare le relative modalità attuative.
 
A tal proposito, sulla Gazzetta Ufficiale di oggi è stato pubblicato il decreto 9 agosto 2017, in base al quale risultano compensabili le cartelle esattoriali che si riferiscono ai carichi affidati agli agenti della riscossione entro il 31 dicembre 2016.
Quanto alle modalità attuative, il decreto odierno rinvia al decreto 24 settembre 2014, stabilendo che le disposizioni ivi previste si applicano anche per il 2017. Ne deriva che, anche per quest’anno, vengono confermate le modalità operative già valide per gli scorsi anni e contenute nei decreti ministeriali del 25 giugno e 19 ottobre 2012 (vedi “Debiti e crediti verso la Pa: regole confermate per bilanciarli”).
 
La compensazione può essere effettuata solo se la somma iscritta a ruolo è inferiore o pari al credito vantato.
 
Infine, si ricorda che, come anticipato dal ministro Padoan in Parlamento lo scorso 26 luglio 2017, il decreto in esame “prevede che l’applicazione delle richiamate disposizioni in ordine alla possibilità di compensazione dei crediti per l'anno 2017 riguardi i carichi affidati agli agenti di riscossione entro il 31 dicembre 2016, ricomprendendo quindi anche i debiti relativi alla definizione agevolata di cui all’articolo 6 del decreto-legge n. 193 del 2016”.
Pertanto, i contribuenti titolari di crediti nei confronti della pubblica amministrazione possono utilizzarli in compensazione anche per gli importi dovuti a seguito della "rottamazione dei ruoli".
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