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Normativa e prassi

Dichiarazione dei redditi 2020:
il vademecum dell’Agenzia

Il consueto documento di prassi che traccia linee guida univoche per Caf, professionisti, uffici finanziari e contribuenti, segue, per semplificare, l’ordine dei righi e dei quadri del 730/2020

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Anche quest’anno, con la circolare n. 19/E dell’8 luglio 2020, arriva la guida aggiornata alla dichiarazione dei redditi delle persone fisiche frutto del lavoro congiunto di Agenzia delle entrate e Consulta nazionale dei Caf. Si tratta di un appuntamento consolidato inaugurato con la circolare n. 7/E del 4 aprile 2017, la prima “Guida alla dichiarazione dei redditi delle persone fisiche relativa all’anno d’imposta 2016”. Negli anni successivi, il vademecum ha seguito l’evoluzione della normativa fiscale con le rivisitazioni operate con le circolari n. 7/2018 e n. 13/2019.
Il documento di prassi contiene tutte le informazioni operative relative a oneri detraibili, deducibili e crediti di imposta, anche sotto il profilo degli obblighi di produzione e conservazione documentale da parte dei contribuenti, Centri di assistenza fiscale e professionisti abilitati, per la successiva esibizione all’amministrazione finanziaria, nonché le indicazioni rilevanti per la compilazione dei modelli e pe l’apposizione del visto di conformità

Lo scopo della circolare-guida è fornire soluzioni univoche sia per chi deve presentare il 730 su delega dei contribuenti apponendo il visto di conformità (Caf e professionisti) sia per gli uffici finanziari nello svolgimento delle attività di assistenza e controllo documentale (articolo 36-ter, Dpr n. 600/1973) e di liquidazione delle imposte. Ciò non toglie, naturalmente, che si tratti anche di un valido aiuto per risolvere i dubbi dei singoli cittadini.
La guida, infatti, riveduta in base alle novità normative riguardanti l’anno d’imposta 2019, mantiene il consueto assetto sistematico, che segue l’impianto dei righi e dei quadri del 730 e che consente, quindi, la facile e veloce individuazione degli argomenti di interesse, come dimostra anche l’indice che specifica, per ogni tema trattato, i relativi righi del modello. È così, ad esempio, per le diverse voci relative alle spese sanitarie, gli interessi passivi sui mutui, le spese universitarie, gli assegni ai coniugi, le erogazioni liberali, i contributi assistenziali e previdenziali e per i diversi crediti d’imposta previsti dalla normativa tributaria. In poche parole, quindi, la trattazione è al tempo stesso sistematica e analitica.

La circolare ricorda, inoltre, le certificazioni che i contribuenti devono esibire e che il Caf o il professionista abilitato deve verificare prima di apporre il visto di conformità e conservare, comprese le dichiarazioni sostitutive.
La guida, infine, indica i documenti di prassi non ancora superati e fornisce nuovi chiarimenti non solo alla luce delle modifiche normative sopraggiunte, ma anche delle risposte ai quesiti posti dai contribuenti in sede di interpello o dai Caf e dai professionisti abilitati per le questioni affrontate in sede di assistenza.

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