Articolo pubblicato su FiscoOggi (https://fiscooggi.it/)

Normativa e prassi

Diritti doganali differiti.
I giusti interessi da applicare

Per la somma da aggiungere all’importo principale, va considerato il saggio in vigore al momento dell’effettivo godimento del beneficio, non della decorrenza della dilazione

mondo e pacchi
Con una nota agli uffici del 15 ottobre, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli mette in chiaro come applicare gli interessi sui diritti doganali, il cui pagamento può essere differito, su concessione dell’ufficio, fino a novanta giorni, i primi trenta dei quali senza interessi.
Gli operatori, infatti, oltre a beneficiare dello slittamento di trenta giorni a tasso zero previsto dall’articolo 79 del Dpr 43/1973 (Tuld), limitatamente ai diritti afferenti la fiscalità interna hanno la possibilità di triplicare il periodo di proroga (fino, quindi, a un massimo di novanta giorni complessivi), corrispondendo, però, per l’ultima tranche di dilazione, interessi calcolati secondo il saggio stabilito semestralmente dal Mef. I due periodi vanno, rispettivamente, dal 13 gennaio al 12 luglio e dal 13 luglio al 12 gennaio dell’anno successivo.
 
Nessun dubbio nel caso in cui rinvio e fine del differimento cadono nel medesimo semestre, in base al calendario del ministero dell’Economia e delle Finanze.
A motivare il chiarimento delle Dogane è, invece, l’ipotesi in cui il periodo di proroga scavalli i due semestri. Situazione in cui diventa importante definire se gli interessi vanno calcolati secondo il saggio vigente al momento del rinvio del pagamento o da quando scatta il periodo successivo ai primi trenta giorni esenti dalla maggiorazione.
 
L’Agenzia, riscontrando che gli interessi in questione sono di tipo compensativo, in quanto a un beneficio concesso all’operatore corrisponde uno svantaggio per l’Erario, indica come corretta l’applicazione di interessi in base al saggio “vigente al momento dell’effettivo godimento di detto beneficio”, ossia dell’ulteriore rinvio del pagamento.
In poche parole, quando la dilazione (esclusi i trenta giorni a tasso zero) è a cavallo di due semestri, gli interessi maturano secondo i due saggi stabiliti dal Mef, ognuno con riferimento ai giorni che ricadono nel rispettivo semestre.
URL: https://www.fiscooggi.it/rubrica/normativa-e-prassi/articolo/diritti-doganali-differiti-giusti-interessi-applicare