Per contrastare possibili situazioni di non corretta compilazione dei dati previsti nei modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore, il ministero dell’Economia e delle Finanze ha individuato, in particolare, i seguenti ulteriori indicatori di coerenza economica:
- incoerenza nel valore delle rimanenze finali e/o delle esistenze iniziali relative a opere, forniture e servizi di durata ultrannuale
- valore negativo del costo del venduto, comprensivo del costo per la produzione di servizi
- valore negativo del costo del venduto, relativo a prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso
- mancata dichiarazione delle spese per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria in presenza del relativo valore dei beni strumentali
- mancata dichiarazione del valore dei beni strumentali in presenza dei relativi ammortamenti
- mancata dichiarazione del numero e/o della percentuale di lavoro prestato degli associati in partecipazione in presenza di utili spettanti agli associati in partecipazione con apporto di solo lavoro.
Per quanto riguarda l’indicatore di normalità economica basato sul valore dei beni strumentali, ne è prevista l’applicazione per 46 studi di settore evoluti nel 2013. Si considerano non normali i contribuenti che, pur dichiarando informazioni riferite a uno o più beni strumentali nei quadri relativi ai dati strutturali, non ne dichiarano il relativo valore tra i dati contabili.
Sono state infine predisposte modifiche alla territorialità degli studi di settore, conseguenti all’istituzione di nuovi Comuni nel 2013.