In particolare, l’articolo 54-bis della manovra correttiva prevede, nel primo caso, un “libretto di famiglia” che potrà essere utilizzato per pagare i compensi di colf, giardinieri, per l’assistenza a domicilio, le ripetizioni dei figli o la baby sitter.
Il contratto di prestazione occasione, invece, potrà essere applicato soltanto dalle imprese fino a 5 dipendenti, entro la soglia di 5mila euro l’anno, con paghe fino a 2.500 euro per ogni lavoratore. Potranno utilizzarlo anche professionisti, enti no-profit e amministrazioni pubbliche.
In entrambi i casi, gli utilizzatori dovranno effettuare versamenti “preventivi” delle retribuzioni tramite i modelli F24 Elide o, se a pagare è un’amministrazione pubblica, F24 Enti pubblici.
Ecco, quindi, il perché delle due causali contributo:
- “Lifa” – finanziamento del libretto famiglia per l’accesso a prestazioni fi lavoro occasionale
- “Cloc” – finanziamento del contratto di lavoro occasionale.
- nella sezione “contribuente” il codice fiscale e i dati anagrafici di chi effettua il versamento
- nella sezione “Erario ed altro”
- la lettera “I” (Inps) nel campo “tipo”
- nessun valore per gli “elementi identificativi”
- la causale contributo “Lifa” o “Cloc” nel campo “codice”
- l’“anno di riferimento”, è quello in cui si effettua il pagamento.
- nella sezione “contribuente”, il codice fiscale e i dati anagrafici dell’ente che effettua il versamento
- nella sezione “dettaglio versamento”
- nel campo “sezione”, la lettera “I” (Inps)
- nel campo “codice tributo/causale”, la causale “Cloc”
- nessun valore per il “codice” e gòo “estremi identificativi”
- nel campo “riferimento A”, il mese in cui si effettua il pagamento
- nel campo “riferimento B”, l’anno in cui si effettua il pagamento.