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Normativa e prassi

Look aggiornato per il modello Crt. Spazio alle ditte "attacca bottoni"

La versione bis apre ai nuovi ammessi all'agevolazione già prevista per i settori tessile e abbigliamento

Approvato con provvedimento del direttore delle Entrate il nuovo modello Crt. Dovranno utilizzarlo anche i produttori di articoli in pelle (divisione 15 della tabella Ateco 2007) e di bottoni (codice attività 32.99.20) che intendono usufruire delle agevolazioni fiscali previste dall'articolo n. 4, commi da 2 a 4, dal decreto legge n. 40/2010, per comunicare i dati relativi agli investimenti in attività di ricerca industriale e di sviluppo finalizzate alla realizzazione di campionari fatti nell'Unione europea.

Il provvedimento sostituisce quello del 2 aprile 2010, aggiornando modello e istruzioni secondo le modifiche apportate in fase di conversione del Dl 40, che aveva inizialmente introdotto la detassazione dal reddito d'impresa (nel limite complessivo di 70 milioni di euro) per le sole divisioni 13 (industrie tessili) e 14 (confezione di articoli di abbigliamento; confezione di articoli in pelle e pelliccia).

L'agevolazione è valida per le spese sostenute dal periodo d'imposta successivo a quello in vigore al 31 dicembre 2009 e fino alla chiusura di quello in corso al 31 dicembre 2010, ossia il 2010 per i contribuenti con periodo d'imposta coincidente con l'anno solare.

Il beneficio è fruito al momento di versare il saldo delle imposte sui redditi dovute per l'annualità in cui sono stati realizzati gli investimenti. L'acconto per l'esercizio successivo va calcolato senza tener conto dell'agevolazione.

La comunicazione deve essere presentata per via telematica direttamente dagli interessati o tramite concessionari abilitati o incaricati, dal 1° dicembre 2010 al 20 gennaio 2011, utilizzando la procedura "Agevolazionecrt" disponibile, dal prossimo 20 novembre, sul sito delle Entrate.

Per semplificare la procedura, l'Agenzia delle Entrate, in base ai fondi stanziati e alle richieste pervenute, calcolerà la percentuale massima di risparmio d'imposta spettante, dandone comunicazione con un provvedimento anziché attraverso l'invio di comunicazioni individuali come prevedeva il provvedimento del 2 aprile.
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