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Normativa e prassi

Nuova linfa contro l’illegalità,
il sommerso emerge dal web

Rafforzata la sinergia con i Comuni nel contrasto all’evasione. Le Entrate delineano il percorso che consente la gestione associata delle segnalazioni qualificate

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Una mappa dettagliata dei destinatari delle segnalazioni, individuati in base alla competenza sugli argomenti di volta in volta trattati. Questa la principale novità del provvedimento del 27 febbraio, con cui il direttore delle Entrate dà seguito all’intesa raggiunta lo scorso 2 febbraio in sede di Conferenza unificata.
Allo schema minuzioso dei destinatari delle segnalazioni qualificate, ossia in grado di evidenziare “senza ulteriori elaborazioni logiche” i comportamenti evasivi o elusivi, si aggiungono indicazioni per la condivisione delle banche dati e un ampliamento degli ambiti di intervento dei Municipi.

Porta la data di oggi anche l’intesa tra Agenzia, Anci e Ifel, volta a definire i meccanismi propedeutici all’organizzazione e all’operatività delle “strutture di servizi” a supporto dei Comuni previste dall’articolo 4 del provvedimento. In particolare, è pensata per i Municipi di minori dimensioni la possibilità di fare ricorso a “strutture di servizio intermedie”, una procedura ideata per garantire alle realtà più piccole un supporto tecnico che consenta anche a loro di dar seguito concretamente al rapporto con l’Agenzia delle Entrate nell’ambito del processo di partecipazione all’accertamento fiscale e il cui sviluppo è definito all’interno dell’accordo

La mappa delle segnalazioni
A tracciare il percorso che i Comuni devono seguire per inviare, alla Guardia di finanza e all’Agenzia delle Entrate, le segnalazioni qualificate, è l’allegato tecnico che accompagna il provvedimento. Il documento distingue puntualmente quale tipologia di segnalazione viene recapitata agli uffici dell’Agenzia e quale ai reparti della Gdf. Il canale di trasmissione resta il portale Siatel – PuntoFisco.
In linea assoluta, agli interlocutori fin qui menzionati, così come all’Agenzia del Territorio, i Comuni trasmettono le segnalazioni rilevanti ai fini dell’accertamento dei tributi statali, mentre quelle rilevanti per l’accertamento dei contributi previdenziali e assistenziali vengono inviate direttamente all’Inps. Con l’Istituto previdenziale i Municipi stipuleranno un’apposita convenzione tecnica che determinerà il canale di trasmissione delle informazioni.

Banche dati condivise
L’alleanza tra Comuni e Fisco individua, come tappa obbligata, la condivisione delle banche dati. In merito alle modalità di accesso alle banche dati dell’Amministrazione finanziaria e dell’Inps, si stabilisce che vengano regolate, così come la trasmissione delle dichiarazioni dei contribuenti residenti nei Comuni, da specifiche convenzioni di cooperazione informatica.

Quando il Comune aguzza la vista … per scovare le “case fantasma”
Gli ambiti di intervento dei Municipi risultano ampliati fidando sull’occhio attento di questi enti locali. Ai settori di competenza già previsti dal provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate di dicembre 2007 (commercio e professioni, urbanistica e territorio, proprietà edilizia e patrimonio immobiliare, residenze fiscali all’estero e beni indicanti capacità contributiva), si affianca, infatti, quello della collaborazione volta a individuare i fabbricati che non risultano dichiarati al catasto.
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