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Normativa e prassi

Obbligazioni per il Meridione:
è il momento dei chiarimenti

Arrivano le precisazioni del Fisco sulla portata applicativa dei “Trem bond”, i titoli soggetti a imposizione sugli interessi del 5%, nati per rilanciare l’economia del Sud

Pubblicata la circolare n. 10 del 30 aprile, con cui l’Agenzia delle Entrate fornisce alcuni chiarimenti agli operatori del settore in relazione ai titoli di risparmio per l’economia meridionale, introdotti dall’articolo 8 del Dlgs n. 70/2011 e soggetti alle disposizioni del Dlgs n. 239/1996.
Gli interessi maturati da questi titoli beneficiano, al ricorrere di determinate condizioni, di un trattamento tributario agevolato, in quanto agli stessi si applica l’aliquota ridotta del 5% in luogo di quella ordinaria del 20 per cento.

In relazione all’ambito di applicazione soggettivo dei “Trem bond”, l’Agenzia ha fornito le seguenti risposte:
  • per quanto tali titoli possano essere acquistati da tutte le categorie di investitori, solo le persone fisiche non esercenti attività d’impresa, residenti o non residenti, possono usufruire dell’aliquota del 5 per cento. Tale agevolazione è prevista anche nel caso di acquisti sul mercato secondario. A tal fine, è stato chiarito che per attività di impresa deve intendersi sia quella commerciale che quella agricola
  • anche gli imprenditori individuali possono essere ammessi alla sottoscrizione dei titoli alla fruizione dell’aliquota del 5% nel caso in cui non detengano i titoli stessi nell’ambito dell’attività d’impresa. Al fine della verifica di tali condizioni, i soggetti emittenti devono acquisire dal sottoscrittore una dichiarazione che attesti che i titoli sottoscritti non vengono detenuti nell’ambito dell’attività d’impresa
  • non possono usufruire dell’agevolazione le associazioni di professionisti, le società semplici e assimilate e gli enti non commerciali
  • nell’ipotesi di titoli sottoscritti o acquistati per il tramite di una società fiduciaria, ai fini della verifica dei requisiti dell’investitore, è necessario fare riferimento alla posizione del fiduciante in quanto, dal punto di vista impositivo, nel rapporto fiduciario il possesso dei beni e dei relativi redditi è attribuibile a quest’ultimo
  • si applica il regime di esenzione previsto dall’articolo 6 del Dlgs n. 239/1996 per taluni soggetti non residenti, vale a dire soggetti residenti in Stati o territori inclusi nella white list, investitori istituzionali esteri, ancorché privi di soggettività tributaria, costituiti in tali Paesi, enti e organismi internazionali costituiti in base ad accordi internazionali resi esecutivi in Italia, banche centrali o organismi che gestiscono anche le riserve ufficiali dello Stato. Sono invece assoggettati a imposta sostitutiva nella misura ordinaria del 20% i cosiddetti “nettisti”.
Relativamente all’ambito di applicazione oggettivo della norma, questi i principali chiarimenti:
  • l’aliquota agevolata del 5% può essere applicata alla generalità dei redditi di capitale prodotti dai titoli di risparmio per l’economia meridionale. Pertanto, il particolare regime trova applicazione, non solo per gli interessi, ma anche per gli "scarti di emissione"
  • con riferimento ai titoli caduti in successione, “ai fini della determinazione degli interessi sui quali applicare l’imposta sostitutiva di cui al citato D.lgs. n. 239 del 1996, si deve tener conto degli interessi maturati fino alla data di apertura della successione, considerato che gli interessi maturati successivamente a tale data sono attribuibili in capo agli eredi”. Fermo restando che, una volta individuati gli eredi, gli intermediari devono verificare l’esistenza in capo agli stessi dei requisiti per usufruire dell’agevolazione
  • nel caso in cui venga costituito su tali titoli un diritto di usufrutto a favore di un soggetto, bisogna verificare se l’usufruttuario ha i requisiti per godere dell’imposta sostitutiva con aliquota ridotta, non rilevando a tal fine la condizione dei proprietari
  • il regime agevolativo non trova applicazione in relazione ai proventi derivanti da operazioni di pronti con termine e di prestito titoli aventi come materia sottostante titoli di risparmio per l’economia meridionale. Le disposizioni in commento,infatti, fanno esplicito riferimento ai soli interessi e altri proventi derivanti “direttamente” dai titoli mentre, nel caso di operazioni di pronti con termine e di prestito titoli, i proventi derivano piuttosto dai contratti aventi a oggetto i titoli stessi
  • parimenti, non possono usufruire del regime agevolativo i titoli posseduti indirettamente da persone fisiche non esercenti attività d’impresa per il tramite di fondi d’investimento. Ciò in quanto per gli organismi di investimento collettivo esistono specifiche disposizioni che regolano le modalità di riconoscimento dell’imposizione in misura agevolata.
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