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Normativa e prassi

Se la cura dei denti è costosa, la colpa non è del fisco

Scontano l'Iva del 4% le dime chirurgiche, le guide stereolitografiche e il software per il loro utilizzo

dima chirurgica
Le dime chirurgiche utilizzate dall'odontoiatra per impiantare protesi scontano l'Iva del 4% perché, sulla base dei test di laboratorio svolte dall'agenzia delle Dogane, rientrano nella voce "strumenti ed apparecchi per l'odontoiatria" descritti nelle note esplicative della Nomenclatura combinata delle Comunità europee alla voce 9018, riconducibile al codice 9017 380 della Tariffa doganale.
Questa è la risposta ad un quesito, presentato all'agenzia delle Entrate, contenuta nella risoluzione n. 431/E del 12 novembre.

Viene così accettata la tesi della società che ha prodotto l'interpello, secondo la quale, non solo le dime chirurgiche sono da comprendersi fra "gli oggetti ed apparecchi di protesi dentaria", di cui al punto 30 della tabella A allegata al Dpr 633/1972, ma anche le guide stereolitografiche, utilizzate per la fresatura dei prodotti e il controllo della profondità durante l'intervento implantare. Pertanto, anch'esse scontano l'aliquota del 4 per cento.

L'ufficio delle Entrate, che risponde al quesito, si è avvalso del parere dell'agenzia delle Dogane appositamente richiesto. E in considerazione della valutazione operata dagli uffici doganali, viene riconosciuta l'applicazione dell'Iva al 4% anche al software per la scansione della dentatura per l'utilizzo delle dime chirurgiche per l'inserimento dell'impianto e per il controllo della profondità. Quest'ultimo, si legge nella risoluzione, è riconducibile al punto 33 della tabella A allegata al decreto Iva.

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