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Normativa e prassi

Studi di settore su base federale. Modalità e criteri di elaborazione

Partecipazione dei comuni tramite rappresentanti Anci in Commissione esperti e Osservatori regionali

Gli studi di settore "federalisti" dovranno essere elaborati tenendo conto delle differenze territoriali dei prezzi e delle tariffe relativi alle prestazioni di servizi o cessioni di beni operate dalle imprese e dagli esercenti arti e professioni e dei costi di approvvigionamento dei fattori impiegati nel processo produttivo nonché delle differenze a livello territoriale dei modelli organizzativi che caratterizzano la specifica attività economica.

Con la pubblicazione del decreto 19/05/2009 sulla Gazzetta Ufficiale n. 139 del 18 giugno 2009, il ministero dell'Economia e delle Finanze dà seguito alla previsione contenuta nel decreto legge 112/2008, fissando le modalità e i criteri di elaborazione dei futuri studi di settore.

Questi, in funzione dell'attuazione del federalismo fiscale, dovranno infatti essere predisposti su base regionale o comunale. E' un percorso progressivo che giungerà a conclusione entro il 31 dicembre 2013.

La partecipazione dei Comuni al processo di elaborazione degli studi su base territoriale e alla fase di individuazione dell'eventuale esistenza di specifiche condizioni di esercizio delle attività economiche a livello locale avverrà attraverso la presenza di rappresentanti dell'Associazione nazionale dei comuni italiani: due nell'ambito della Commissione degli esperti, da nominare con successivo decreto su segnalazione della stessa Anci, e uno all'interno degli Osservatori regionali, la cui presenza sarà garantita dal direttore dell'agenzia delle Entrate.
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