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Normativa e prassi

Tax credit settore cinema:
i nuovi ammessi al beneficio

Gli elenchi pubblicati sul sito costituiscono comunicazione dell’avvenuto riconoscimento dello sconto fiscale. Quindi, gli interessati non riceveranno altri avvisi via Pec

pellicola cinema

Con distinti decreti direttoriali, rispettivamente del 30 e 31 marzo scorso, la direzione generale Cinema e Audiovisivo del Mibact, ha riconosciuto (e misurato) il credito d’imposta a nuove imprese attive nello sviluppo del settore. Il primo, per quelle che potenziano l’offerta cinematografica, il secondo, per le imprese di produzione e distribuzione.

In particolare, nel decreto del 30 marzo 2020 sono pubblicati gli esiti positivi dell’istruttoria effettuata sull’ammissibilità delle ulteriori 12 richieste di ammissione al beneficio (articolo 18, legge n. 220/2016), presentate da aziende che hanno incrementato l’offerta cinematografica relativa alla programmazione per il 2019. Tutte promosse.

Nell’altro decreto, quello del 31 marzo, invece, è inserito un nutrito numero di nuove imprese accolte nella platea dei beneficiari. In questo caso, sono quelle di produzione e di distribuzione cinematografica e audiovisiva e dell’esercizio cinematografico sempre riguardo alla programmazione 2019.

Nelle liste allegate ai provvedimenti, in corrispondenza di ogni ammesso è evidenziato l’importo spettante. E questo è tutto, nel senso che la pubblicazione degli elenchi, di per sé, rappresenta la comunicazione di accoglimento della domanda e di riconoscimento dell’agevolazione fiscale. Pertanto, gli interessati non riceveranno alcun avviso tramite posta elettronica certificata.

I crediti d’imposta possono essere utilizzati dal giorno 10 del mese successivo alla comunicazione di riconoscimento del beneficio, con pubblicazione, sulla pagina internet della direzione generale Cinema e Audiovisivo del Mibact, del corrispondente decreto di ammissione.
La perdita dei requisiti necessari alla fruizione dell’agevolazione, verificatasi in un momento successivo all’assegnazione del credito, deve essere tempestivamente comunicata alla direzione generale Cinema e Audiovisivo.

Sempre il 31 marzo, inoltre, con un altro decreto direttoriale, sono stati pubblicati gli esiti delle istruttorie effettuate sull’ammissibilità delle richieste preventive di credito d’imposta pervenute per la produzione cinematografica, per quella audiovisiva e per gli investimenti nelle sale cinematografiche: si tratta, in pratica, di opere cinematografiche e audiovisive a cui è riconosciuto il possesso dei requisiti di eleggibilità culturale.

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