Le persone fisiche non titolari di partita Iva, che esercitano, anche in partecipazione, attività economiche per le quali non sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità (Isa), tenuti a effettuare i versamenti risultati dalle dichiarazioni dei redditi annuali delle persone fisiche (730/2019, Redditi Pf 2019), che hanno scelto il pagamento rateale effettuando il primo versamento entro il 1° luglio 2019, devono versare la quinta rata delle imposte risultanti dal modello Redditi Pf 2019, a titolo di saldo per il 2018 e di primo acconto per il 2019, con applicazione degli interessi nella misura dello 1,31%.
L’adempimento riguarda anche i contribuenti titolari di redditi da lavoro dipendente, pensioni o alcuni dei redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente che hanno presentato il 730 in assenza di un sostituto d'imposta tenuto al conguaglio.
Si tratta invece del versamento della quarta rata per i contribuenti che, tenuti d effettuare i versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi annuali delle persone fisiche (730/2019, Redditi Pf 2019), hanno scelto il pagamento rateale e si sono avvalsi della facoltà di differire il pagamento di trenta giorni, applicando la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo, con applicazione degli interessi nella misura dello 0,99%.
I contribuenti non titolari di partita Iva che esercitano - anche in partecipazione - attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità (Isa), tenuti ad effettuare i versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi annuali delle persone fisiche, che usufruiscono della prevista proroga e che hanno scelto il pagamento rateale, devono versare la seconda rata delle imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali a titolo di saldo per l'anno 2018 e di primo acconto per il 2019, con applicazione degli interessi nella misura dello 0,33%.
La stessa tipologia di contribuenti che si è avvalsa del beneficio previsto dall'articolo 17, comma 2 del Dpr n. 435/2001 effettua il versamento della seconda rata delle imposte imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali a titolo di saldo per l'anno 2018 e di primo acconto per il 2019, con la maggiorazione dello 0,40% e senza applicazione degli interessi.
Il pagamento va effettuato utilizzando il modello F24 con modalità telematiche (qualora il saldo finale sia pari a zero, esclusivamente attraverso i canali dell'Agenzia delle entrate) ovvero, in assenza di compensazioni, anche in modalità cartacea presso banche, Poste italiane e agenti della riscossione. Questi i codici tributo da indicare:
- 4001 Irpef – saldo
- 4003 addizionale all’Irpef – acconto prima rata
- 4033 Irpef acconto - prima rata
- 1840 imposta sostitutiva su locazioni abitative ("cedolare secca") - acconto prima rata
- 1842 imposta sostitutiva su locazioni abitative ("cedolare secca") - saldo
- 3801 addizionale regionale all'Irpef
- 3843 addizionale comunale all'Irpef - autotassazione - acconto
- 3844 addizionale comunale all'Irpef - autotassazione - saldo
- 3857 interessi pagamento dilazionato - autotassazione addizionale comunale all'Irpef
- 4040 imposta su redditi soggetti a tassazione separata, a ritenuta a titolo d'imposta o a imposta sostitutiva derivanti da pignoramento presso terzi dovuta dal creditore pignoratizio o da beni sequestrati
- 4041 imposta sul valore degli immobili situati all’estero (Ivie) – saldo
- 4044 imposta sul valore degli immobili situati all’estero (Ivie) – acconto prima rata
- 4043 imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero (Ivafe) – saldo
- 4047 imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero (Ivafe) – acconto prima rata
- 4200 acconto imposte sui redditi soggetti a tassazione separata
- 1100 imposta sostitutiva su plusvalenza per cessione a titolo oneroso di partecipazioni qualificate
- 1668 interessi per pagamento dilazionato - imposte erariali
- 3805 interessi per pagamento dilazionato - tributi regionali.